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Nasce la “Federazione della Terza Repubblica”, la comunità No Green pass

Nasce un nuovo soggetto politico che intende cambiare il passato. La “Federazione della Terza Repubblica” è una comunità

Roberto Nuzzo

Roberto Nuzzo, leader della Federazione della Terza Repubblica

Avviso di sfratto all’intero arco parlamentare. Nasce un nuovo soggetto politico che intende spazzare via il passato. La “Federazione della Terza Repubblica” è più di un movimento o di un partito, è una comunità che intende ristrutturare un Paese che è senza più riferimenti politici, sanitari, economici. Senza più certezze.

In testa il Maresciallo dell’ Aeronautica Militare, Roberto Nuzzo, leader indiscusso della Federazione: “Navigo a vista verso il porto della ricostruzione e per rappresentare i cittadini delusi che ormai non votano più” – afferma il maresciallo. Il popolo in dissenso che lo segue attraversa l’Italia, da Trieste fino al profondo sud. Abbraccia vaccinati e non vaccinati uniti nel segno di: ‘’No green pass’’.

Nuzzo: “Vento nuovo con la Federazione della Terza Repubblica”

Volti nuovi che vogliono riparare ai danni della politica che non soddisfa i cittadini, una comunità che riunisce tutti coloro che sono a favore della democrazia e contro ogni azione liberticida. ‘’Tira un vento nuovo che sa di rinascita per un Paese che ormai scricchiola – dice Roberto Nuzzo – stritolato da un sistema che si sta sgretolando sotto la scure di decisioni che ignorano il rispetto, i diritti, le esigenze dei lavoratori, delle famiglie, delle scuole. A tratti mi sento spinto da un piano interiore. So come procedere. Stanno violentando la Costituzione in modo eversivo. I potenti si sono tolti la maschera e nel loro ghigno si nasconde l’intento di cannibalizzare la democrazia.

Ma noi non glielo permetteremo. So che cercheranno di fermarci, ma sarà impossibile se saremo molti e sparsi su tutto il territorio. La verità è come l’acqua, trova sempre la sua strada. I coordinatori delle regioni si stanno organizzando”- Ci racconta convintamente Nuzzo, uomo di legge a cui la comunità della neonata federazione si affida per la sua competenza e umanità. La comunità lo sente ispiratore di una rivoluzione gandhiana che apre le coscienze contro le ingiustizie.

Abbiamo intercettato alcuni dei suoi rappresentanti regionali per conoscere più da vicino la loro visione.

Ermanno Tusini, imprenditore, coordinatore della Lombardia

“C’ è uno scollamento fra la classe politica e la vita reale – ci spiega -. Le élite vanno per la loro strada, approfittandosi del denaro pubblico e ignorando il popolo. Siamo nella giungla dove vige la legge del più forte e dobbiamo imparare a difenderci dagli atti di prepotenza. Quando ho incontrato Nuzzo ho sentito di potermi rispecchiare. Il Maresciallo è una persona autentica i cui intenti disinteressati coincidono con i miei e con quelli dei cittadini.

Lotto per i miei figli e prima di obbligarli con un siero sperimentale, dovranno passare sul mio corpo. Il governo è un promotore di vaccini molto convincente, che attua i suoi propositi attraverso le azioni di alcuni politici che lo assecondano per ambizioni personali in contrasto con gli interessi dell’ Italia. Vorrei che non venissero più calpestate le nostre libertà. Vorrei che non ci fossero più forzature sulle decisioni inerenti alla nostra salute. Il grande reset? Lo attueremo noi con una politica più onesta, con un’Europa decapitata da coloro che puntano a una dittatura globale”.

Graziano Bocchino, anche lui imprenditore, coordinatore del Piemonte

“Sono rimasto folgorato dal progetto della Federazione di riunirci tutti in un unico progetto politico per evitare di disperderci in rivoli. Difendiamo diritti e ideali comuni come la sacralità della nostra salute. Non andavo a votare da 15 anni, ma non ero disinformato. Ora ho ritrovato il gusto delle politica. Siamo di nuovo protagonisti. Deve iniziare una nuova era. Abbiamo permesso a troppi deputati, sindaci e premier, non votati da noi, di demolire la sanità, l’economia, il lavoro e le nostre finanze. Mi voglio battere anche per la salvaguardia della nostra privacy ora messa in serio pericolo dal passaporto della discordia”.

Stefano Gamberi coordinatore del Lazio della Federazione della Terza Repubblica

Gamberi, Colonnello dell’ Aeronautica, incentra la sua battaglia sulla tutela e sulla sicurezza del luogo di lavoro.

Ci sono punti chiave che vanno difesi – precisa – che intaccano sia il diritto dei lavoratori a non pagare per entrare al lavoro (art 15 comma 2 legge 81 del 2008) e della salute e sicurezza (non tutelata se si tamponano soltanto i non vaccinati).

C’ è un’evidenza palese e periodica dell‘Istituto Superiore di Sanità, faccio riferimento a dati incontrovertibili, espliciti anche nel report di ottobre. Anche i vaccinati possono contagiare e contagiarsi. Io punterò a questo e alla difesa del lavoro. Viviamo in una realtà che è l’espressione di un piano ragionato e approntato in decenni, attraverso il quale stanno intaccando la nostra vita su tutti i piani. Come coordinatore del Lazio voglio incarnare la voce del popolo. Siamo partiti dalle piazze, ma adesso ci siamo strutturati. I cambiamenti vanno attuati sullo stesso tavolo del governo. Presto daremo un nuovo volto anche alla Capitale”.

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