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Napoli-Inter 0-1: Lautaro all’ultimo e Supercoppa sempre nerazzurra

L’argentino al 91’ decide una partita intensa ma che l’Inter ha meritato di vincere nonostante tante imprecisioni sotto porta

Simone Inzaghi alza la Supercoppa Italiana

Simone Inzaghi alza la Supercoppa Italiana

All’ultimo, ma vince la più forte con i suoi pezzi pregiati. Lautaro Martinez, Simone Inzaghi, l’Inter conquista la Supercoppa Italiana per la l’ottava volta nella storia, la terza consecutiva. Nella notte di Riyadh, con il fresco dolore della scomparsa di Gigi Riva, i nerazzurri battono il Napoli nel segno dei propri campioni.

Napoli-Inter: la cronaca del primo tempo

A Riyadh Inzaghi e Mazzarri costretti a dei cambi per precauzione: Mario Rui viene sostituito sulla sinistra da Zerbin, Bastoni da De Vrij nei tre dietro. Attacco tipo per l’Inter con Thuram-Lautaro, dalla parte opposta Simeone tra Kvaratskhelia e Politano.

Dopo il quarto d’ora iniziale sonnolento, è l’Inter che inizia ad aumentare i giri del motore. Al quarto d’ora Dimarco dal limite (impercettibile deviazione di Politano) sfiora il palo. Alla mezz’ora Lautaro di testa non trova la porta. Nerazzurri che al 38’ per un attimo vanno in vantaggio. Lautaro Martinezappoggia a porta vuota su assist di Thuram che però è partito in posizione di fuorigioco. Tante potenziali occasioni ma tanta imprecisione da parte della squadra di Inzaghi: all’Intervallo è 0-0.

Nella ripresa il rosso, l’assedio e la gioia finale

Il secondo tempo viene anticipato con il minuto di silenzio in ricordo di Gigi Riva, scomparso pochi minuti prima del fischio d’inizio, minuto di raccoglimento fischiato del pubblico saudita. Passato indenne il primo tempo, il Napoli provamettere il naso avanti. Al 51’ break di Lobotka per Kvaratskhelia che si accentra e prova il tiro a giro, con Sommer che in tuffo devia in angolo. Sale la tensione in campo, fioccano i cartellini e proprio dalla disciplina arriva la svolta del match. All’ora di gioco il Napoli rimane in 10: Simeone rifila un pestone ad Acerbi, doppio giallo e conseguente rosso.

L’Inter si porta subito avanti e gli azzurri ci coprono, anche con le scelte di un nervosissimo Mazzarri, che per qualche minuto rinuncia a un attaccante di ruolo (fuori Politano e Kvaratskhelia). Thuram prova invano a sbloccarla. Al 67’ il francese strozza troppo il tiro, con Gollini che para a terra, poi da posizione favorevolissima non riesce a girare il pallone in porta. Thuram fa spazio ad Arnautovic, e complice l’ingresso di Sanchez per Dimarco i nerazzurri aumentano l’assedio.

Ci provano invano anche Mkhitaryan e Arnautovic, ma l’uomo del destino è ovviamente Lautaro Martinez. Al minuto 91 verticalizzazione per Pavard, che sulla destra mette in mezzo un cross rasoterra dove a centro area si avventa l’argentino che buca Gollini: è il capocannoniere del campionato italiano a decidere la Supercoppa.

Dopo 7 minuti di recupero il triplice fischio dell’arbitro Rapuano sancisce l’ottava Supercoppa Italiana nella storia dell’Inter, la terza consecutiva, e anche la quinta nella carriera di Simone Inzaghi, che diventa l’allenatore più vincente di questa competizione.