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Morto Ciriaco De Mita, ex premier e segretario DC, diceva: “Morirò democristiano”

E’ deceduto questa mattina alle 7 nella sua abitazione di Nusco, in provincia di Avellino, città di cui era sindaco

Ciriaco De Mita

Ciriaco De Mita

L’ex presidente del Consiglio e segretario della Dc, Ciriaco De Mita, è morto questa mattina alle 7 nella sua abitazione di Nusco, in provincia di Avellino, città di cui era sindaco.

Lo ha reso noto il vice sindaco, Walter Vigilante. De Mita era stato sottoposto a febbraio scorso a un intervento chirurgico per la frattura di un femore a seguito di una caduta in casa.

Ciriaco De Mita

De Mita, l’ex premier è morto ad Avellino

Ciriaco De Mita, tra gli indiscussi protagonisti della vita politica italiana, aveva 94 anni. “Morirò democristiano”, aveva detto anni fa, e ribadito più volte, a testimonianza della coerenza del suo impegno politico, iniziato giovanissimo. Anche la candidatura  e l’elezione due volte, nell’ultimo periodo, a sindaco del suo comune dell’Alta Irpinia, voleva testimoniare la passione politica e la continuità di un impegno al servizio delle comunità.

E’ stato presidente della Repubblica Italiana dal 13 aprile 1988 al 23 luglio 1989.

Il cordoglio della Politica

“Un appassionato di politica. Un grande leader che non si è mai tirato indietro nel compiere scelte difficili. E che ha investito come pochi altri sull’apertura della politica ai giovani in un tempo in cui avveniva esattamente l’opposto. Tanti, intensi ricordi”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta, nel ricordare l’ex presidente del Consiglio, Ciriaco De Mita.


“Ci ha lasciato un Grande della Repubblica. Una intelligenza unica, un leader carismatico, un maestro di politica per intere generazioni, giovane fino all’ultimo giorno. Oggi un enorme dolore per tutti noi che gli abbiamo voluto bene”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini.

“Non eravamo pronti, non siamo pronti. Non muore un patriarca defilato ma un protagonista attivo con un pensiero moderno. La mia vita è scorsa fino a oggi nel ragionare con lui, spesso in disaccordo. Oggi mi sento disorientato, da domani parleremo dello statista, del leader, e avremo da parlarne per tutto il resto della nostra vita. Ora è un momento di dolore assoluto che mi unisce alla signora Annamaria e ai suoi figlioli”. Lo afferma in una dichiarazione all’Adnkronos, il vice presidente del gruppo di Fi alla Camera, Gianfranco Rotondi.