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Mogol rende omaggio a Califano e visita la sua Casa Museo ad Ardea

Il padre della canzone italiana e paroliere per antonomasia, in modo semplice e commovente ha voluto ricordare il Califfo

Un 8 dicembre da ricordare nel piccolo Comune alle porte di Roma che ha ricevuto, in via Catilina, nella sala dedicata al cantante, il padre della canzone italiana e paroliere per antonomasia, che in modo semplice e commovente ha voluto così ricordare il Califfo.

Un bacio con la punta delle dita rivolte verso il cielo al “Califfo” il cui ricordo non può essere disgiunto da un sorriso al quale anche il Signore, sono certo, si unisce”. Firmato Mogol.

Poche righe scritte a mano su un foglio bianco e consegnate alla Trust Onlus Franco Califano, a testimoniare l’affetto e la stima per l’uomo e l’artista che avrebbe compiuto quest’anno i suoi 80 anni.

Semplici frasi traboccanti di poesia, recitate per l’occasione dall’amico di sempre Maurizio Mattioli, dinanzi a una platea composta da chi di Califano non vuole e non può in alcun modo dimenticarsi, tra i quali anche l’autore e scrittore Gino Saladini. Tra gli ospiti in sala ancha il Alessandro Daniele, figlio del noto cantautore recentemente scomparso.

Ho conosciuto Franco quando era molto giovane – dichiara Mogol – era un bravo autore e un vero artista. I suoi testi sono belli. E quando un testo è bello, è poesia. La poesia arriva dalle canzoni, dalla prosa e dai film. E lui era un prosatore ma anche un poeta”.

La lode di Giulio Rapetti in arte Mogol va al lavoro finora svolto dalla Fondazione per mantenere vivo il ricordo dell’artista. “Il fatto che si cerchi di non far dimenticare la vita di un poeta – commenta – il nome di un poeta, è una cosa semplicemente nobile“.

Commozione sincera espressa anche dall’attore Maurizio Mattioli: “Franco è parte di me – dice – e oggi gioisco per l’attenzione che un grande maestro come Mogol ha voluto riservargli. La sua presenza sancisce definitivamente l’importanza di Califano come autore prima e interprete dopo”.

A ricevere la dedica, proprio dinanzi al ritratto del Califfo, è Antonello Mazzeo, rappresentante della Fondazione. “La presenza di Mogol – dice – è per tutti noi un marchio di qualità al quale teniamo tantissimo. La poesia che ha composto e dedicato al Maestro sarà custodita con molta attenzione tra le cose preziose di questa Casa”. Prossimi obiettivi della Fondazione, racconta Tonia Bardellino, (sociologa e criminologa) un testo letterario e una rappresentazione teatrale dedicata al cantautore.

Al maestro Mogol il ringraziamento di tutto il team della Fondazione capitanato dall’avv. Marco Mastracci fondatore, Alberto Laurenti, Paolo Sivestrini e Patrizia Claps, nonché dell’amministrazione comunale di Ardea.

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