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Mentre a Roma si discute a favore o contro la sindaca Raggi, a Londra…

Lo devo ammettere, a Londra e in Inghilterra i cittadini sono molto sensibili alle tematiche ambientaliste

Che la Gran Bretagna (correggiamoci subito, nel mio caso l'Inghilterra altrimenti qualche purista hooligan di Sua Maestà viene a incendiarmi casa) sia un Paese singolare per mille motivi l'ho sempre immaginato: altrimenti – nonostante l'orrendo, feroce, ostile clima – non mi ci sarei mai trasferito a vivere con le mie tre ragazze. E così, mentre a Roma gli intelletti di bande opposte sguazzano su e giù bastonandosi di epiteti contro la Raggi, o viceversa innalzando il primo cittadino a anima pia, pura, innocente e incolpevole per qualsiasi sconquasso accada a Roma, mentre i resoconti di cronaca giornaliera romana una settimana sì e una pure dibattono temi complicati e alquanto drammatici quali siccità, minacce di distacchi notturni dell'acqua, allagamenti da fogne non più all'altezza dei tempi, stupri notturni e diurni, a Londra, in un caffè vegano ho sentito con le mie orecchie una discussione (accanita eppure in pannelliano stile non violento) sull'accettare o meno le nuovissime 10 sterline con il viso di Jane Austin! 
 
Il perché di tale diatriba si deduceva dal fatto che le nuove banconote appena sfornate dalla Bank of England contengono come le precedenti da 5 e le future da 20, udite genti udite, una percentuale dell'1% sul totale, di grasso animale: il tallow, ossia il sego. Grasso animale: ossia, direi in soldoni, cavalli squartati per creare vile danaro! Orrore!! Orrore!! Dinanzi a tale contenzioso, aperto tra vegetariani sull'orlo di esaurimento nervoso che avevano votato per l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, la mia coscienza si è presentata del tutto impreparata. Il mio dilemma era: maneggiare i soldi senza mostrare un profondo sdegno contro la violenza animalistica, è una vergogna imperdonabile? Il grasso in questone, il sego, pasta di per sé già usata ovunque per manufatturare le buste in plastica del supermercato, le candele, i copertoni delle bici e persino i rossetti, sarebbe stato scelto da speciali comitati pubblici preposti, per lubrificare ed assicurare la giusta penetrazione delle banconote dentro i portafogli dei cittadini britannici. 
 
Alla sola idea di smanettare una banconota ora mi scendono i brividi sulla pelle. Ho sbagliato tutto a farmi la terza tessera per il bancomat! Sta di fatto, tali e profondi erano gli argomenti e le tesi sul tema del sego che in cotanto argomento l'uso del sarcasmo proprio in stile British stava portandomi non proprio ad un linciaggio mediatico quanto ad una bastonata da post derby Roma Lazio. Se non me ne fossi andato via in tempo dal caffè vegano mi avrebbero messo carponi sui ceci, in penitenza come Fantozzi dopo aver bruciato la pellicola della corazzata Potemkin. Il sego è una cagata pazzesca!
 
Lo devo ammettere, questo è un Paese sensibile alle tematiche ambientaliste. Questo è un Paese dove la medesima banconota da 10 sterline, dopo il referendum del 23 Giugno 2016 vale oggi, per effetto della svalutazione della moneta britannica, solo 8.60 sterline. Ma di questo nel caffè vegano non si parlava – il tema del deprezzamento dell'economia in effetti non scivola giù: servirà un bel po' di sego agl'Inglesi per far scivolare via la scoppola della Brexit.
 

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