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Manlio Cerroni condannato a un anno di reclusione

Si attende il processo del 5 giugno. Nel frattempo il ministro Galletti lavora a un decreto da presentare in CdM

Un anno di reclusione per Manlio Cerroni e otto mesi per Francesco Rando. È questa la sentenza emessa questa mattina dal giudice monocratico del Tribunale di Roma che ha condannato i due imputati per irregolarità legate al gassificatore di Malagrotta con l'accusa di falso in atto pubblico. Assolti invece dall'accusa relativa a falsi sulla capienza del gassificatore.

Si attende ora il processo del 5 giugno: il patron di Malagrotta Manlio Cerroni e il suo storico collaboratore Francesco Rando, sono stati citati in giudizio assieme ad altre quattro persone nell'ambito di un'inchiesta più ampia legata alla gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio.

Nel frattempo al Ministero dell’Ambiente stanno valutando l’ipotesi di una norma che conceda al Comune di Roma o alla Regione Lazio la possibilità di requisire gli impianti di trattamento dei rifiuti a Malagrotta di proprietà di Manlio Cerroni, per superare l'interdittiva sul loro utilizzo emanata dal prefetto a seguito dell’inchiesta.

La norma – che quindi concederebbe più poteri agli enti locali sulla gestione dell’emergenza rifiuti – potrebbe finire in un più ampio decreto riguardante diverse tematiche ambientali che il ministro Galletti sottoporrà all’attenzione di uno dei prossimi Consigli dei Ministri. 

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