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Malagrotta va avanti

Malagrotta continua a far parlare di sé. A più di 5 mesi dalla chiusura, il deputato del MoVimento 5 Stelle Stefano Vignaroli, e il suo collega al Campidoglio Enrico Stefàno, fanno delle rivelazioni preoccupanti: “Spulciando le carte della Regione Lazio e del Comune di Roma, abbiamo trovato due recenti ed importanti atti in tema di rifiuti, passati completamenti inosservati” – commentano i due.
Stando, infatti, a quanto si apprende, “l’ex Commissario Sottile, negli ultimi giorni del suo mandato ha concesso l'AIA ai due TMB del rifiuto indifferenziato operanti a Malagrotta. Fortuna vuole che non siano ancora scaduti i termini per fare ricorso sul rinnovo dell'aia”. Pertanto, Vignaroli e Stefàno, annunciano di volere intraprendere la via del ricorso “insieme alla cittadinanza, avendo già dato il mandato all'ass. Raggio Verde”. Sul TMB2, inoltre, ricordano i 5 Stelle, “c'è un'indagine in corso della Procura, avviata dopo un esposto dei cittadini sui vizi di forma della vecchia autorizzazione”.
“Dai documenti analizzati – proseguono – è emerso che si è svolta una Conferenza dei Servizi sull'inceneritore, sempre sito a Malagrotta, senza coinvolgere le associazioni e i comitati locali, aggirando così lo spirito della legge Seveso. È impensabile che su un'area a grave rischio ambientale, non vi sia trasparenza, come è prassi da tempo in Regione e nell'istituto della gestione Commissariale”.
Le dichiarazioni politiche, quindi, secondo Vignaroli e Stefàno non collimano con i fatti, perché “i vecchi piani vanno comunque avanti, nonostante le inchieste che hanno minato la credibilità di molti soggetti”.
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