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Magliana, senza fissa dimora prendono di mira le cabine Acea [ct3

3 stranieri, forse rom, dimorano all’interno di una cabina Acea in via della Magliana

Che Roma sia preda di un degrado che diventa di giorno in giorno via via più insostenibile non è certo la scoperta del secolo. Dalle periferie, lo stato di decadenza della Capitale è ormai giunto anche alle zone più centrali, una decadenza che mortifica i fasti dell’antica Urbe, che dimentica e cancella il suo passato glorioso.

Ma ci sono delle zone in cui il degrado non è una novità, che ogni giorno devono combattere con le Istituzioni sempre più latenti. È il caso di Magliana, preda di continui insediamenti abusivi, di furti di rame presso l’ex deposito Alitalia, di rifiuti gettati ovunque. “Il degrado di Magliana è a tutti noto, così come le operazioni di sgombero che vengono svilite soltanto dopo poche ore” – spiegano l’esponente del Comitato DifendiAMO Roma Augusto Santori e i due membri del Comitato Magliana Viva Claudio Cocciatelli e Gianluca Buonincontro, che raccontano come – “all’interno di una cabina Acea dormono tre rom, cittadini bulgari, che hanno provveduto anche a ritagliare delle finestre dalla stessa”.

“Una nuova assurdità della Roma di Marino, sotto gli occhi di tutti in via della Magliana” – così i tre definiscono il fatto.

“Magliana combatte ogni giorno con fumi tossici, rovistaggio dei cassonetti, furti in costante aumento e con una pista ciclabile assediata da rom, cani randagi e sterpaglie – continuano Santori-Cocciatelli-Buonincontro – E’ un territorio che subisce ogni giorno il buonismo dei salotti, il proliferare dell’illegalità e l’immobilismo di questa Amministrazione. I servizi sono quasi nulli, gli aumenti tariffari arrivano anche qui ma degrado e insicurezza si percepiscono con sempre maggiore intensità. Come nelle altre periferie della città, che iniziano però a perdere la pazienza” – concludono. 

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