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Mafia Capitale, Marino: “Avanti fino al 2023”

Ignazio Marino: “Nostra opera di risanamento ha causato disagi”

Tra un Graziano Delrio che definisce il sindaco di Roma Ignazio Marino come “baluardo della legalità”, e una Rosi Bindi che invece sostiene che “pur essendo assolutamente certa dell’integrità di Marino, se io fossi il sindaco di Roma, mi interrogherei seriamente sull’ipotesi dimissioni”, il primo cittadino tira dritto e si dice pronto e convinto ad andare avanti fino al 2023.

“Noi abbiamo ereditato una situazione analoga a quella ereditata dal governo Monti dopo quello di Berlusconi”, dice Marino a margine di una conferenza stampa sulla riorganizzazione della municipalizzata AMA. Quindi, secondo il sindaco, il suo compito è stato quello di avviare “un’azione di risanamento”, che sembra essere appoggiata anche dai “partiti politici che sostengono me e il mio governo”, perché “i nostri elettori vogliono questo cambiamento”.

Un cambiamento che “ha determinato forti disagi”, perché “abbiamo interrotto questa melma che legava alcuni esponenti dei partiti politici ad affaristi e criminali. Abbiamo dovuto fare reset e ricominciare, anche grazie all’aiuto dell’assessore Sabella”.

Dal sindaco, infine, un appello: “Tutto questo nostro lavoro di pulizia si deve accompagnare anche a un risveglio civico, al vero volto di Roma e dei romani. Roma è una città di persone per bene che merita un’amministrazione per bene. Quindi chiedo alla mia Giunta, ai partiti della mia coalizione e alla città un grande sforzo per portare Roma in ogni settore ad essere una Capitale d’Europa”.

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