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Luca Bergamo inaugura Ex Fienile a Tor Bella Monaca, ora Polo culturale

“L’ex fienile di Tor Bella Monaca, a largo Mengaroni, riportato a nuova vita sarà polo di sviluppo educativo in una delle aree più complesse della Capitale”

In pochi mesi da struttura abbandonata e fatiscente a polo di sviluppo educativo e culturale che ora si candida luogo di incontro, socializzazione e formazione in una delle aree più complesse della Capitale. Si tratta dell'ex fienile di Tor Bella Monaca, a largo Mengaroni, riportato a nuova vita da un'associazione temporanea di impresa di cui l'Associazione 21 Luglio è capofila, inaugurato oggi pomeriggio dal vicesindaco e assessore alla Cultura di Roma, Luca Bergamo.

La struttura è stata data in concessione ad una Ats che è risultata vincitrice del bando di Roma Capitale 'Patrimonio bene comune' a ottobre del 2015, ideato per la realizzazione di progetti per attività culturali e per una produzione culturale diffusa sul territorio urbano. L'Ats comprende, oltre all'Associazione 21 Luglio, anche l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, oggi rappresentata dal rettore Giuseppe Novelli, e l'associazione culturale Psicoanalisi Contro-Compagnia Teatrale Sandro Gindro.

Acquisito ufficialmente a luglio del 2016, i lavori di ristrutturazione dell'ex fienile sono cominciati nei mesi successivi grazie all'impegno e ai finanziamenti di fondazioni private. "Oggi sono davvero molto contento- ha commentato Bergamo- Noi viviamo in un periodo veramente difficile non solo per le periferie ma per l'intero continente, perché il modello di sviluppo con cui siamo cresciuti è in fortissima crisi e viviamo ogni giorno una difficoltà nel mettere insieme i diritti di tutti, che vengono costantemente messi in discussione.

La sfida vera perciò è proprio far coesistere tutti i diritti, e questo è possibile solo se il contesto umano e sociale ci consente di farlo, riconoscendo, come nel caso della struttura che inauguriamo oggi, il valore della partecipazione culturale come momento fondamentale delle relazioni sociali". Un compito, ha sottolineato il vicesindaco, "particolarmente difficile in zone come questa, abbandonata dalle istituzioni, ma che sta ispirando la nostra strategia di governo della città.

Questo tipo di operazione contribuisce alla ricostruzione del rapporto di fiducia tra le persone e anche nei confronti delle istituzioni, che vanno viste come un luogo dove ciascuno di noi può sentirsi protetto e rappresentato".

 

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