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Lolite romane, sviluppi sul caso dell’agenzia di via Livorno

Emessa una nuova istanza di custodia cautelare per Furio Fusco, trovato in possesso di altro materiale pedopornografico

Nell’ambito delle indagini che lo scorso 8 luglio avevano portato all’arresto di Furio FUSCO, titolare di una nota agenzia di modelle e attori per spot televisivi operante a Roma, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno eseguito una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, contenente nuove contestazioni a carico del Fusco, indagato per violenza sessuale aggravata ai danni di tre ragazze minori, clienti della sua agenzia.

Le nuove contestazioni si basano sui racconti delle ragazze, circa gli atti sessuali compiuti dal Fusco, contro la loro volontà, nel corso delle sedute fotografiche svoltesi all’interno dello studio in via Livorno. Gli ulteriori approfondimenti investigativi dei militari, hanno poi fornito ulteriori elementi di riscontro sul collaudato modus operandi con cui il Fusco adescava le giovani modelle, anche di età inferiore ai 14 anni, per indurle a realizzare sedute fotografiche di natura pedopornografica.

E' indagata anche una diciannovenne per aver partecipato, nel maggio scorso, a un’esibizione pedopornografica, compiendo atti sessuali con una ragazza di 17 anni alla presenza del Fusco. Dall’analisi del telefonino sequestrato all’indagato sono inoltre state rinvenute 860 fotografie di natura pedopornografica ritraenti prevalentemente bambini nel corso di attività sessuali esplicite.

La misura cautelare è stata notificata al Fusco presso il carcere di Regina Coeli ove il predetto si trova recluso dal luglio scorso.

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