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Roma, lo smog rimane: targhe alterne inefficaci

Il 28 dicembre registrati valori maggiori in 10 centraline su 13

E’ tempo di emergenza smog nelle principali città italiane e nei centri industriali: l’attenzione delle amministrazioni si sta finalmente concentrando su un fenomeno che in verità è presente da secoli nei maggiori agglomerati cittadini.

Nella Capitale italiana, il commissario straordinario Tronca ha provveduto alla tutela della salute dei cittadini con la disposizione della circolazione a targhe alterne nei giorni 28 e 29 dicembre, atto che a molti è sembrato inadeguato alla gravità del problema, e che i risultati delle concentrazioni delle polveri sottili nei due giorni confermano. L’Arpa del Lazio ha comunicato che il 28 dicembre il limite giornaliero è stato superato in 11 centraline su 13; i valori più alti come sempre sono stati registrati a Cinecittà (92 su 50); la seconda area risultata più inquinata è quella di Tiburtina, dove nella stazione si è oltrepassato il “limite massimo orario” anche del biossido di azoto.

Ieri, il portavoce dei Verdi di Roma, Gianfranco Mascia, ha annunciato, in un sit – in davanti Montecitorio, che “se non arriveranno i giusti provvedimenti dal commissario Tronca presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica per denunciarlo”, e che “le targhe alterne non servono a niente ma servono il blocco totale del traffico, più ciclabili, e il divieto ai Suv di circolare”.

Intanto, anche oggi saranno in uso i biglietti speciali a 1.50 euro validi per l’intera giornata, per invogliare i cittadini all’utilizzo del trasporto pubblico.

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