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Litorale laziale, meglio nord o sud? Qual è il mare preferito dai romani?

Il mare preferito dai romani: meglio Ladispoli e Tarquinia o San Felice Circeo e Sperlonga? In questo articolo andiamo da Tarquinia a Ostia

Spiaggia, mare, Circeo Park Hotel

Come ci sono Roma Nord e Roma sud, anche lungo la costa laziale, le mete privilegiate delle vacanze brevi dei romani, si dividono in quelle a nord o quelle al sud. Meglio Ladispoli e Tarquinia o San Felice Circeo e Sperlonga? In questo articolo andiamo da Tarquinia a Ostia. Nel prossimo da Torvaianica a Gaeta.

Se c’è una Roma nord e una Roma sud che spesso, più per gioco che altro, vengono messe in contrasto tra loro per vantaggi e svantaggi legati allo stile di vita, al traffico, alle opportunità di svago, poi ci sono anche le località di villeggiatura della costa Nord e della costa Sud laziale a contendersi i favori dei cittadini di Roma. Le mete del week end o delle ormai brevissime vacanze estive, quando sono le più prossime alla Capitale, vanno verso nord, in direzione Santa Marinella e Montalto di Castro, lungo la via Aurelia, oppure verso sud in direzione Gaeta, lungo la Pontina e poi la via Flacca, deviazioni marine della Statale Appia.

Località facili da raggiungere: spiagge, gastronomia, cultura

Si possono prendere entrambe le direzioni e certamente per molti l’alternanza è una valida opzione ma per tantissimi gioca l’abitudine dettata dalle vecchie amicizie, dalle conoscenze o magari dalla presenza di una casetta a disposizione o di qualche parente. Non possiamo dire che ci sia una differenza rimarchevole tra chi va a nord e chi sceglie la costa sud, sono entrambe facili da raggiungere, con spiagge accessibili e tante cose da visitare. Entrambe godono di una gastronomia gustosa, di ristorantini sul mare che facilmente si riempiono di sabato e domenica e che non costano pochissimo. Faremo un breve itinerario, da Nord a Sud, scavalcando Roma, per presentarle e raccogliere informazioni al fine di stabilire se c’è una delle due zone che possa prevalere sull’altra, per un qualsiasi motivo di piacere. Ma in questo articolo ci fermeremo a Ostia, nel prossimo arriveremo a Gaeta.

Il confine nord è quello del Chiarone prima dell’Ultima Spiaggia di Capalbio

Il limite saranno i confini regionali. Pescia Romana a Nord e Minturno a Sud. La prima è proprio sul confine con la Toscana, dettato dal torrente Chiarone, che la divide da Pescia Fiorentina. Ma mentre la località laziale ha una qualche caratteristica di borgo agro marinaro, quella in provincia di Grosseto è poco più che un insieme di poche case attorno a una trattoria. Solo che gode della fama della esclusiva Ultima Spiaggia, ritrovo di molti vip romani che hanno la villa nei dintorni. Vicino c’è anche il Giardino dei Tarocchi, parco artistico in località Garavicchio, ideato dall’artista franco americana Niki de Saint Phalle, ormai scomparsa, popolato di statue ispirate agli arcani maggiori dei tarocchi.

Mentre a sud Minturno sorge lungo la via Appia alle foci del fiume Garigliano e vanta una storia antica quasi come quella di Roma, dalle sue origini legate al popolo degli Aurunci e dei Sanniti (che molti ormai conosco solo come vie del quartiere di San Lorenzo). Al di là del fiume si estende la Baia Domizia, spiaggia popolare dei napoletani, citata nelle canzoni ironiche dei tamarri. Ma i napoletani arrivano volentieri fino a Formia e al Circeo, così come i Romani invadono volentieri la Maremma toscana ben oltre Orbetello e Ansedonia.

La costa di Tarquinia offre una infinità di zone residenziali, lidi e marine

Il nostro viaggio lungomare parte da Tarquinia, perché l’area di Montalto mi è sempre sembrata più rivolta a Canino, Tuscania e al lago di Bolsena. Località vacanziere che i romani prediligono più d’inverno che d’estate. L’olio extravergine, gli ortaggi e la frutta e le trote di Marta, ecc… Invece Tarquinia e il suo Lido, Riva dei Tarquini e Marina Velca sono a tutti gli effetti dei punti di riferimento marinaro per tutto l’anno. Qui si trova una delle più importanti necropoli etrusche che, insieme a quella di Cerveteri, fa parte del Patrimonio Unesco.  Oltre ai resti archeologici, Tarquinia ha un centro storico di grande valore artistico, che la rende uno dei borghi più interessanti della Tuscia.

Quando il fiume Marta è in secca, la costa lineare stile riviera romagnola, gode di un mare pulitissimo. Qui vivono solo 200 famiglie per un totale di 300 persone. Tutte le località costiere sono a pochi minuti di auto da Tarquinia e ormai, possiamo dire, costituiscono una sorte di periferia della cittadina laziale più che delle località turistiche a sé stanti. Le case dei romani non restano chiuse a lungo, in pratica quasi ogni week end tornano a godersi la brezza marina. Così che tutta l’area ha l’aspetto di una zona residenziale che si rianima ogni fine settimana. Al Lido ha casa anche Anna Moroni, ex Prova del Cuoco, che viene spesso con la famiglia numerosa e gli amici ad organizzare cenette pantagrueliche.

Tarquinia Lido vanta, oltre ad un lungo litorale sabbioso alternato da spiagge libere e attrezzate, la Riserva Naturale delle Saline, oasi di grande importanza naturalistica, oltre ad essere un centro di spicco per praticare birdwatching. L’area naturale accoglie la presenza di uccelli come fenicotteri rosa, l’airone ed il gabbiano corallino.

Le Terme di Traiano o della Ficoncella e poi Santa Marinella

Nel centro Italia ci sono tre città che hanno lo stesso nome anche se non sembra. Sono Civitavecchia, Orvieto (urbs vetus) e Viterbo (vetus urbs), tra l’altro neanche tanto lontane l’una dall’altra. Ma una è la più grande città di mare vicino Roma, grazie al suo porto, che ogni anno accoglie migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo per dirigersi in Sardegna. Fin dalla sua fondazione, nel 107, per volere dell’imperatore Traiano, Civitavecchia aveva lo funzione di porto di collegamento tra il mare e l’Urbe. Proprio per la sua posizione strategica, venne più volte assalita e ricostruita.

Il porto conserva ovviamente resti dell’antico scalo marittimo romano e dei rifacimenti rinascimentali, di cui il Forte Michelangelo rappresenta la massima espressione.  Nel centro storico di Civitavecchia prende vita il mercato di San Lorenzo, uno dei simboli della città. Varrebbe la pena di provare la cucina locale, famosa per una zuppa di pesce che ha conquistato i palati di molti gourmet!

Nei pressi dell’entrata dell’autostrada si trovano le Terme della Ficoncella, già Terme Taurine (di Traiano), tanto che l’acqua che vi scorre era la preferita dell’imperatore, qualche annetto fa. Ci sono 5 vasche e la più calda ha un’acqua che arriva a 60°. Sono acque che curano dermatiti, artriti e problemi gastrici, malattie dell’apparato respiratorio e urinario.

Ville in stile liberty e resti romani

Ci lasciamo alle spalle Civitavecchia per fermarci a Santa Marinella. Come molte cittadine laziali ha una storia legata alla solita villa patrizia romana, sulle fondamenta della quale, nel medioevo è stato costruito un castello. In questo caso degli Odescalchi. Questa famiglia, assieme agli Orsini e ai Barberini hanno dominato il territorio laziale in ogni direzione, sotto la Roma papalina. Adesso queste vestigia vengono affittate dai proprietari per eventi gastronomici o matrimoni famosi e dispendiosi, come succede spesso al Castello di Bracciano.

La caratteristica di Santa Marinella è un mare con fondale basso, dove puoi camminare per parecchi metri verso il largo, il che la rende spiaggia da famiglie e completamente dimenticata dai giovani motorizzati.

Santa Marinella è raggiungibile in circa un’ora da Roma, grazie all’autostrada A12 e alla Via Aurelia. Sulle sue spiagge ben organizzate ci sono moltissimi stabilimenti. Santa Marinella è famosa per le sue ville in stile liberty, come Villa Bettina o Villa Emanuele, disegnate da architetti illustri. Dopo la passeggiata per le vie del centro, ci starebbe bene un giro al porticciolo turistico, costruito sui resti dell’antica Punicum.

Santa Severa dove passavano le vacanze i gerarchi fascisti

Frazione di Santa Marinella dalla quale dista solo 8 km ma è anch’essa un centro balneare a 50 km da Roma. Siamo sempre nella Maremma laziale, a due passi da Cerveteri, circondati da siti archeologici importanti come l’antica città di Pyrgi (citata nell’Eneide), dove si ammirano i resti di un santuario etrusco, la Villa Romana delle Grottacce, i Ponti Romani, disseminati lungo la Via Aurelia, e l’antica Pescheria romana nota come Punta delle Vipera. Sotto il fascismo qui si sviluppò una colonia estiva per le famiglie dei gerarchi. Le case vennero costruite da una Cooperativa 28 ottobre.

L’area poi negli anni ’70 si è sviluppata a seguito del boom economico, una frazione denominata I Grottini per via della costa rocciosa abbastanza inaccessibile. Il Castello di Santa Severa è stato ristrutturato nel 1970 ed è uno degli esempi più belli dell’architettura medievale. Nella Chiesa di Santa Maria Assunta, con un interno in stile romanico, si trova la tela che raffigura le due sante Severa e Marinella, assunte in cielo.

Ladispoli dove nasce la prima barriera corallina del Mediterraneo

Ladispoli è uno dei più grandi comuni della provincia di Roma e sorge tra Fiumicino e Cerveteri. Quindi gode dei benefici della ricca campagna laziale e del vantaggio di trovarsi a pochi chilometri dalla capitale, cosa che la fece diventare negli anni ’60 uno dei centri privilegiati per la villeggiatura dei romani.  In seguito venne scalzata da altre località più a sud, come Lavinio o Sperlonga e da quelle più a nord, come Tarquinia e le località della maremma toscana.

Non piace ai turisti la sabbia nera, di origine ferrosa, delle sue spiagge. La stessa che si trova per esempio a Santorini, in Grecia, dove invece è un simbolo cult e rinomata per le sabbiature. Da qualche anno si segue con interesse la possibile formazione di una barriera corallina nel mare antistante Ladispoli. Un fenomeno inconsueto per il Mediterraneo, frutto, probabilmente, del cambiamento climatico. Poco a sud di Ladispoli c’è l’Oasi faunistica di Palo, con una pista ciclabile che l’attraversa e dove s’incontra il Castello di Palo che fu feudo degli Orsini e poi degli Odescalchi.

Un fiore all’occhiello di questa zona è senza dubbio la Posta Vecchia, una dimora storica, l’antica stazione di posta per il cambio dei cavalli, che si trova di fianco al Castello Odescalchi. Venne acquistata dal miliardario americano Jean Paul Getty, che la restaurò e ne fece la sua villa privata con arredi e tele preziose della sua collezione, grazie anche ai consigli dello storico d’arte Federico Zeri, mettendo in luce con degli scavi, le tracce di un’antichissima villa romana, tutt’ora visitabili. Ora è un hotel 5 stelle Lusso, nel carnet di affitti di Italy Sotheby’s International Realty, con 15 suites arredate lussuosamente, un ristorante stellato, pezzi d’arte d’antiquariato che si integrano con gli arazzi, gli specchi e gli arredi lignei e marmorei del ‘600 e del ‘700.

Fregene vivere alle porte di Roma come in una vacanza perenne

Era un insediamento di pescatori, dimenticato da tutto e da tutti. Solo a partire dal 1928, quando terminò la bonifica della zona paludosa di Maccarese che Fregene cominciò a risorgere, anche grazie alla sua posizione vicinissima a Roma e alla sua splendida pineta, che ne fanno una località ombreggiata e piacevole anche nelle torride giornate estive. Fregene è in pratica un centro residenziale di ville che col tempo sono passate da essere residenze estive a residenze per tutto l’anno. Oggi raggiungere la Capitale da Fregene è un attimo, tra Raccordo Anulare e Aurelia si arriva ovunque, magari il tempo di percorrenza è soggetto a diverse variabili, ma diciamo che sulla carta sarebbe possibile.

Maccarese, una striscia di ristoranti e stabilimenti balneari e alle spalle prodotti agricoli a km 0

Si chiama Maccarese un’area che comprende oltre al litorale, una vasta azienda agricola con aree coltivate, vigneti e zone di allevamento bovino. Negli anni post bonifica vennero fatti arrivare qui coloni dal mantovano e dal veneto e Maccarese divenne una vetrina dell’agricoltura italiana.  Poi in seguito a controversie sindacali, tutta l’area di 45 kmq, venne ceduta a una holding della famiglia Benetton nel 1998. L’Unione europea l’ha riconosciuta come area idonea alla realizzazione di un parco scientifico e tecnologico, grazie anche alla vicinanza con istituti universitari di ricerca. Ora vi si opera per creare innovazione nel settore agricolo.

Dal luglio 2001 è sede ufficiale dell’Istituto Internazionale per le Risorse Genetiche Vegetali in un’area di grande tradizione agricola, all’interno di un ex mulino completamente ristrutturato.  La parte che ci interessa però è quella prospicente il mare. Dove c’è anche un’oasi gestita dal WWF. La spiaggia è ricca di attrezzature e stabilimenti balneari e vi risiedono nomi famosi del mondo dello spettacolo e del giornalismo. A Punta Rossa, una delle località più a nord sul litorale di Maccarese, ha il suo ristorante Renatone Salvadori, forse lo chef più famoso della Prova del Cuoco dei primi anni, quelli più genuini, quando c’era ancora Beppe Bigazzi e si insegnava come si cucina. Ora chi lo fa più? Solo ricette di corsa senza troppe spiegazioni.

Fiumicino, da borgo di pescatori a punto raffinato di cucina del pesce

L’aeroporto ha completamente snaturato l’anima naïve di Fiumicino, la cittadina porto, che sorge sul canale che la divide dall’isola sacra e da Ostia. Fiumicino e Ostia, anche se dotate di una loro autonomia, sono di fatto appendici marittime della Capitale. Dove si va a cercare il ristorante gourmet. Una volta ci si andava di venerdì a comprare il pesce, quando le barche tornavano il pomeriggio dalla giornata di pesca. Oggi è una delle località a più alto tasso di intenditori di gastronomia. Ottimo il ristorante di Gianfranco Pascucci al Porticciolo o l’Allure Restaurant e Pâtisserie bistrot gestito da Giampaolo Zhan in coppia con Elena Jin, o l’Osteria dell’Orologio di Marco Claroni e Gerarda Fine, una delle osterie più frequentate grazie alle innovazioni norcine sul pesce dello chef, come i salumi di mare.

Ostia un paesone cresciuto troppo in fretta con i mali atavici del malaffare

Ostia è ormai una città di pendolari che d’estate viene occupata da romani in libera uscita, negli stabilimenti balneari e nei ristoranti sul litorale. Recentemente sono assurti al disonore della cronaca una serie di interventi dei Nas che hanno scoperto irregolarità nella gestione degli alimenti e dell’igiene, chiudendo il 50% delle strutture e mettendo in crisi le altre a seguito della cattiva fama che si è diffusa. Ma Ostia è comoda.

Ostia è una valida soluzione vacanziera in attesa di organizzare le vere vacanze estive, un modo per prendere il primo sole e fare i primi bagni, praticamente a meno di mezzora da Roma. La zona scavi è di grande pregio e interesse storico, con Ostia antica che rappresenta l’antico porto romano, quando ancora i detriti trascinati dal Tevere, non avevano fatto avanzare la costa di 4 km in 2.000 anni! Ma per noi è tempo di rientrare a casa, perché domani ci attende un lungo itinerario da Torvaianica a Gaeta, alla scoperta della Costa Sud.