Le coste italiane meno turistiche da scoprire quest’estate
Al di là delle mete più inflazionate esiste un’Italia balneare più discreta, silenziosa e affascinante proprio per la sua autenticità

Spiaggia - pexels-conojeghuo - RomaIT.it
L’Italia è universalmente riconosciuta per la bellezza delle sue coste, durante i mesi estivi prese d’assalto da milioni di visitatori, italiani e stranieri. Al di là delle mete più inflazionate esiste un’Italia balneare più discreta, silenziosa e affascinante proprio per la sua autenticità e per la capacità di offrire esperienze più intime e radicate nel territorio.
Ecco una selezione delle coste italiane meno turistiche tutte da scoprire.
Marina di Pisciotta e baia degli Infreschi nel Cilento
Il Cilento, nella parte meridionale della Campania, è celebre per località come Palinuro e Marina di Camerota, ma appena oltre esiste un tratto costiero più appartato. Marina di Pisciotta, con le sue case arrampicate sulla collina e la piccola spiaggia ciottolosa, è un esempio di borgo marinaro intatto. Pochi chilometri più a sud, la Baia degli Infreschi , accessibile solo via mare o tramite sentieri escursionistici, è un’area marina protetta di rara bellezza, dove la trasparenza dell’acqua e le grotte naturali regalano scenari da cartolina. Secondo Legambiente e Touring Club Italiano, la Baia degli Infreschi è stata più volte premiata come una delle spiagge più belle d’Italia, anche se ha un ecosistema molto fragile che va assolutamente tutelato.
La costa dei Gelsomini in Calabria
In Calabria, la Costa dei Gelsomini si estende lungo il versante ionico della regione, da Riace a Locri. È una delle aree meno battute dal turismo internazionale, ma capace di sorprendere per le sue spiagge bianche e il mare turchese, spesso deserte anche in piena estate. Qui si trovano ancora pescatori che rammendano le reti all’ombra dei fichi d’India e piccoli ristoranti dove gustare pesce freschissimo a pochi metri dalla battigia. Particolarmente suggestiva è la zona di Capo Bruzzano, con falesie che si tuffano nel mare e una vegetazione mediterranea ancora selvaggia. L’entroterra, punteggiato di uliveti secolari, custodisce resti archeologici della Magna Grecia e antichi borghi come Gerace, autentici scrigni di storia e spiritualità.
Tesori sommersi della costa molisana
Il Molise, con appena 35 chilometri di litorale, è spesso trascurato nelle guide turistiche, ma rappresenta una delle coste più autentiche del Mediterraneo italiano. Tra le località meno conosciute spicca Marina di Petacciato, con le sue dune sabbiose e le pinete che la separano dal caos della statale adriatica. Questo breve tratto di costa offre spiagge libere, acque pulite e una bassa densità turistica, ideali per chi cerca pace e silenzio. La zona è particolarmente amata dagli ornitologi per la presenza di diverse specie migratorie. La Fondazione Censis ha recentemente incluso questa parte del Molise tra le destinazioni italiane “più sottovalutate ma ricche di potenziale naturalistico e culturale”.
Il Gargano meno conosciuto
Nel promontorio del Gargano, in Puglia, esistono tratti costieri ancora sorprendentemente tranquilli, lontani dalle rotte turistiche principali. Tra le aree meno battute, la costa tra Mattinata e Vignanotica rappresenta un piccolo paradiso terrestre: falesie bianchissime, calette nascoste raggiungibili solo via mare, e un mare cristallino che richiama i paesaggi delle isole greche. Per chi desidera esplorare questi luoghi in profondità, può consultare delle guide su cosa vedere nel Gargano, in cui ci sono consigli su mete culturali e gastronomiche del promontorio, dalle Foreste Umbre agli eremi rupestri, passando per le spiagge meno conosciute del versante adriatico.