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Lavoratori contro sindacati, Professioneinsegnante si organizza su FB

Professioneinsegnante si è mobilizzato per dire “basta! Vogliono fatti concreti, dopo 9 anni di blocco stipendio già misero

I sindacati non rispondono al loro mandato e questa impotenza di fatto, fa arrabbiare la scuola e gli insegnanti, esausti di richieste di lavoro fuori misura, fuori sicurezza, fuori l'insegnamento. Sull'orlo di una crisi di nervi si raggruppano e numerosi nuovi grossi gruppi sono nati estemporaneamente sui social, come il momento detta. "Essere rappresentati da chi percepisce 1000 stipendi miei, in un mese per non ottenere nulla in rappresentanza, non è più accettabile basta, non ci sto più, la misura è colma", in sostanza il sunto di 1000 post del gruppo.

Uno dei gruppi che conta oggi 96.205 docenti in 5 anni, di ogni punto di "carriera scolastica", cioè da aspiranti, graduatorie, ruolo, è Professioneinsegnante che si è mobilizzato per dire "basta! Vogliono fatti concreti, dopo 9 anni di blocco stipendio già misero e hanno prodotto una petizione che in pochi giorni ha raggiunto quasi 70.000 firme. La petizione è rivolta ai sindacati che  il 9 novembre, inizieranno le trattative con il governo, per avvisarli direttamente quando siederanno al tavolo: "Aumento netto di 200 euro di stipendio o cancellazione di tutti i docenti dai sindacati".

Il promotore del gruppo social, Salvo Amato:"C'è chi rivendica propria la nostra petizione e chi già non firma; giornalisticamente, politicamente più restiamo invisibili e meglio è". La petizione continua a raccogliere firme, siamo a 70000 e si viaggia verso l’obiettivo di 100.000 firme da consegnare ai sindacati entro il 9 novembre, giorno in cui essi inizieranno la trattativa per l’aumento degli stipendi. Un aumento che si preannuncia magro e umiliante forse più del secchio che lo studente ha fatto volare sulla testa di un insegnante qualche giorno fa. E in effetti quella notizia virale è stata ritenuta dai giornali molto più utile ed interessante al punto tale da oscurare una trattativa che sicuramente sarà dura ed estenuante". 

Qual è la sensazione che anima la petizione?
"Da un lato il Governo mira a portare a casa un risultato che ritiene di capitalizzare alle prossime elezioni politiche, dall’altro gli insegnanti che dopo 9 anni di vacanza contrattuale non ci stanno ad essere presi in giro con un aumento che a regime, ovvero fra 3 anni, raggiungerà gli 85 euro lordi al mese.

Lo ritenete esiguo?

"Se si considera che per molti tale cifra farà slittare il bonus di 80 euro allora è chiaro che il rinnovo ha tutto il sapore di una beffa".

La raccolta firme è ancora aperta, ecco il link: https://www.change.org/p/gli-insegnanti-chiedono-un-adeguamento-di-almeno-200-netti-di-stipendio-fermo-da-9-anni

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