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Roma, larve nella pasta della scuola V. Cuoco di viale Marconi

La denuncia del comitato DifendiAMO Roma. Caso analogo alla scuola Ribatti: presenti ricci nei giardini

L’emergenza sicurezza e decoro sembra espandersi a macchia di leopardo in tutta Roma. Abbiamo iniziato a raccontare di questa brutta pagina per Roma Capitale con la scuola Bachelet, in zona Cinecittà Est dove, circa un anno fa, sono stati trovati topi con tanto di escrementi. È stata poi la volta della scuola Birago di via Collatina: muri pericolanti e a rischio crollo. Procedendo otre, troviamo la scuola Merope a Torre Angela: prese elettriche scoperte, buchi nel soffitto, chiazze di umidità, bagni inagibili. E sempre parlando di bagni, arriviamo alla scuola Silla, alla Giustiniana, dove un pezzo di muro è crollato in un bagno – fatto, questo, che è costato anche un esposto alla Procura. C’è poi la scuola Sanzio, chiusa per presenza di ratti, in via del Casaletto. E ancora, la scuola di via Val Maggia, in Municipio III. Senza dimenticare, in tutto questo, i casi di Luca e Uma costretti all’immobilità a causa della presenza delle barriere architettoniche.

Da questo scenario apocalittico, non è esente il Municipio XI. “Al rientro per bambini e genitori si sono manifestate tutte le vergognose criticità in cui versano le scuole del nostro territorio. Ieri sono state ritrovate larve nella pasta in bianco alla scuola Cuoco di via Pietro Blaserna, in zona Marconi. Fatto gravissimo denunciato dagli stessi docenti, che segue il ritrovamento di ricci nelle erbe incolte dei giardini della scuola Ribotti a Villa Bonelli” – spiega Augusto Santori, esponente del comitato DifendiAMO ROMA.

“Le denunce dei genitori sono quotidiane, così come la preoccupazione e l’indignazione – continua Santori, sottolineando come – Alla Cuoco sono state trasmesse da genitori e dal comitato di zona già denunce ai Nas così come la presentazione di un’interrogazione da parte del consigliere Marco Palma (Forza Italia, ndr). Ma anche alla Ribotti alcuni bambini affermerebbero di essersi punti una volta venuti a contatti con i ricci. Nulla di male se non fosse che i simpatici animali si trovano oggi nei giardini dove i bambini dovrebbero giocare, incolti e degradati” – incalza l’esponente del comitato capitolino. 

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