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Lamezia Terme, vacanze di Natale senza compiti: “Gioco e riposo diritti delle famiglie”

La circolare emanata si rifà direttamente alla Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Mano di bambino fa i compiti con la matita

Vacanze di Natale senza compiti a casa per gli studenti dell’Istituto comprensivo Manzoni-Augruso di Lamezia Terme (Catanzaro).

La circolare che “vieta” di assegnare compiti di Natale

La circolare emanata dall’istituto in questione si rifà direttamente dalla Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ripresa dalla dirigente Antonella Mongiardo e resa nota il 21 dicembre.

Il documento in questione si apre affermando che “non si assegnano compiti nel fine settimana e durante i periodi di vacanza o sospensione delle lezioni”. E sottolinea quanto sia “opportuno regolamentare lo studio domestico, sempre più soverchiante, imposto agli studenti italiani (dati Ocse) fin dai primi anni di scuola, persino nelle classi a tempo pieno”.

La Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Questo perché agli studenti deve essere permesso “di ricrearsi e alle famiglie di ritrovarsi, senza l’assillo dei compiti”. Infatti “il diritto al riposo e al gioco” è garantito proprio dall’articolo 31 dalla Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Si rivendica inoltre l’inammissibilità di assegnare per lo studio a casa “argomenti che non siano stati spiegati in classe dall’insegnante, il quale, entro certi limiti, sarà disponibile a ripetere la spiegazione in caso di poca comprensione da parte di un alunno o di assenza dell’alunno”.

Il ripasso delle lezioni già svolte

Nella comunicazione scolastica si chiede ai docenti della scuola di garantire “il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età” dei ragazzi, garantito appunto dalla Convezione, assegnando per le festività natalizie solo un ripasso degli argomenti già trattati durante le lezioni.

Naturalmente non sono mancate le polemiche e le perplessità. Infatti c’è chi ritiene indispensabile la continuità dello studio e chi ritiene invece che anche il gioco, il riposo e la vita in famiglia possano stimolare le competenze cognitive e sociali di bambini e ragazzi.

In aggiunta le voci favorevoli ricordano quanto oggi sia impegnativa la routine dei ragazzi tra corsi di lingua, sport, attività extra scolastiche e molto altro.