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La settimana nera degli orsi

Trovata, pochi minuti fa, una carcassa di Orso Marsicano. Dopo la triste storia di Daniza per gli orsi non c’è tregua

La storia triste e soprattutto assurda di Daniza, la mamma orsa uccisa da mani amiche, è rimbalzata sulle pagine di tutti i quotidiani del Paese destando sgomento e apprensione anche per il futuro incerto che stanno vivendo i suoi cuccioli. Fiumi di parole anche da parte di qualche penna prestigiosa che, su Repubblica, si è detta perplessa sul reinserimento degli orsi trentini come se il fatto di essere stati cancellati da quei territori dalla mano dell’uomo fosse una colpa da imputare agli orsi stessi.  Insomma, si è detto e scritto di tutto e di più. Nel frattempo, quei cuccioli rimasti orfani, aspettano un miracolo.

Quando accadono episodi di questo tipo ci si riscopre tutti animalisti. Come dei “guidatori della domenica”, si sale a bordo, si mette in moto e via, verso nuove avventure. Si va, lontano. Almeno finché c’è benzina.

I media e le lacrime (in molti casi di coccodrillo) viste finora, sono il carburante di quella vettura che è partita senza ben sapere dove andare. Poi, dopo un po’, i riflettori si spengono e arriva il tempo di riparcheggiare l’auto nel garage in attesa della prossima gita fuori porta.

L’andazzo, in Italia, purtroppo per gli orsi e non solo, è sempre lo stesso. Non si arriva più o meno a niente. Se non ci fossero una miriade di appassionati e volontari che si danno da fare con sudore, anima, competenza e cuore per gli orsi, ad esempio, troveremmo ormai di questi solo qualche foto ingiallita. In Trentino, tanto per chiarire, la reintroduzione del plantigrado aveva dato ottimi risultati tanto che il loro numero era cresciuto e di molto. Per un popolo che ormai è abituato a vedere gli orsi solo nei film o nei boschi americani di un documentario, per non parlare della infinita tristezza di certi baracconi che si definiscono circo, quella del ritorno del vecchio abitante dei monti dovrebbe essere motivo di orgoglio e, certamente, avrebbe meritato una sorte migliore.

 “Un orso nei boschi?” Sì! Un’adeguata promozione del turismo naturalistico di qualità, potrebbe significare ricchezza anziché siringhe approssimative o meno.

Intanto, è di poco fa la notizia del ritrovamento della carcassa di un Orso Marsicano, una bellissima specie in lotta per la sopravvivenza che vive da sempre nelle zone del Centro Italia in particolare tra l’Abruzzo e il Lazio. La carcassa è stata rinvenuta nel territorio di Pettorano sul Gizio (Aq). Un’altra terribile tegola per la sopravvivenza di un animale unico: l’orso Italiano.

Si attendono notizie ulteriori in merito.

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