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La proposta. Dimezzare tassa di soggiorno e incentivare cultura

La proposta del presidente del IX Municipio Andrea Santoro: “Ridurre al 50% la tassa e in cambio spazi culturali”

Riprende la discussione sulla tassa di soggiorno per gli alberghi a 5 stelle, che si vorrebbe aumentare di ulteriori 10 euro aggiuntivi (qui i dettagli). Già osteggiata da Federalberghi, la proposta ha incontrato non solo il veto dell'opposizione in Campidoglio – il M5S ha annunciato la battaglia all'aumento – ma anche dello stesso PD: a dirsi contrarie, la consigliera a vicecapogruppo dell'Assemblea capitolina Giulia Tempesta e la presidente della commissione Moda, Turismo e Relazioni Internazionali di Roma Capitale Valentina Grippo.

La proposta, viene da sé, continuerà a far discutere ancora per molto. Per questo, stanno giungendo da molte parti delle contro-proposte. Anche nello stesso PD si stanno valutando strategie alternative all'aumento della tassa di soggiorno. E' il presidente del Municipio IX Eur, Andrea Santoro, ad aver infatti chiesto non solo la riduzione della tassa, ma addirittura il suo dimezzamento. "Abbassare la tassa di soggiorno al 50% sin dal primo giorno di residenza in modo che siano favoriti i flussi turistici nelle strutture alberghiere di periferia fino a 4 stelle, in particolare quelle che si trovano fuori dal perimetro della fascia verde cittadina. In cambio, le stesse strutture ricettive dovranno mettere a disposizione della comunità le proprie sale, da utilizzare come punti di aggregazione sociale e culturale, cineforum di quartiere, centri di accoglienza e informazione per turisti italiani e stranieri" – propone Santoro.

"In questo modo – spiega – nel Municipio IX ad esempio passeremmo dagli attuali 2 a 89 luoghi dove promuovere cultura e aggregazione. Una rivoluzione". Santoro ha dunque presentato un ordine del giorno collegato al bilancio con il quale chiede la riduzione della tassa di soggiorno, in relazione al nuovo dispositivo varato dalla Giunta Marino che prevede la rimodulazione dell'imposta turistica a seconda della categoria dell'albergo. "L'ordine del giorno collegato al bilancio che abbiamo presentato prevede che per tutta la durata del soggiorno la tassa ammonti a 1.5 euro per alberghi a 1 e 2 stelle; a 2 euro per i 3 stelle; a 3 euro per i 4 stelle e così per tutte le strutture le cui tariffe sono state ritoccate il 2 gennaio dalla Giunta e che sono inserite nel bilancio – spiega Santoro – Questo per favorire i soggiorni negli alberghi di periferia e intercettare il turismo dei giovani ma soprattutto per sanare l'esigenza di creare spazi a disposizione delle comunità in periferia".

Secondo il minisindaco del Municipio IX, le strutture in periferia "rappresentano presidi per la sicurezza nei quartieri e strumenti di riqualificazione urbana delle periferie" stesse: si tratta per questo di strutture da tutelare. "Nel territorio che amministro – porta come esempio Santoro – fuori dalla fascia verde insistono 87 strutture ricettive che impiegano, incluso l'indotto, oltre un migliaio di persone. Si tratta di un territorio con eccezionali potenzialità ricettive, già penalizzate dall'esiguità di servizi, che potrebbe contare su una incredibile rete di nuovi spazi di aggregazione, della cultura e del turismo".

Le condizioni imposte agli alberghi di periferia al contrario, secondo Santoro "rischiano di essere estremamente penalizzanti perché non tengono conto della localizzazione della struttura ma considerano dirimente il criterio della categoria e questo rappresenta un vulnus per le strutture fuori dal perimetro della fascia verde".

Ed ecco l'appello: "Sulla base di queste considerazioni – conclude Santoro – chiedo la massima attenzione al tema della tassa di soggiorno e mi appello al senso di responsabilità di tutte le forze politiche che dovranno vagliare il bilancio". 

La proposta rivoluzionaria di Andrea Santoro è già stata accolta con favore da Federalberghi Roma. Secondo l'associazione degli albergatori romani, "la proposta di portare il contributo di soggiorno al 50% negli alberghi fino a 4 stelle può favorire i soggiorni negli hotel di periferia e allo stesso tempo dare concreta riposta all'esigenza di spazi culturali e di aggregazione che da sempre affligge le zone meno centrali della città".

Soddisfatta anche la stessa Grippo, presidente della commissione Turismo, Moda e Relazioni internazionali di Roma Capitale. "La proposta è in linea con le valutazioni che la Commissione XII sta facendo in ordine alla tassa di soggiorno – commenta – Nella scorsa seduta, infatti, dal tavolo con gli operatori del settore, tra gli altri suggerimenti, è nata l'idea di promuovere il turismo nelle periferie attraverso una rimodulazione della tassa stessa. Il suggerimento di un accordo che chieda agli hotel di mettere a disposizione del territorio spazi e servizi è sicuramente in linea con il modello di turismo integrato e sostenibile a cui pensiamo per Roma Capitale". 

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