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L’orso marsicano preso a fucilate

Sarebbe stato vittima di un cacciatore senza scrupoli l’orso trovato morto in Abruzzo

Ne avevamo raccontato la scoperta della carcassa giorni fa, pochi minuti dopo il suo tragico ritrovamento nel territorio di Pettorano sul Gizio in provincia de L’Aquila. L’Orso Marsicano, si era detto, poteva essere stato avvelenato da qualcosa, da qualcuno. Purtroppo, però, la notizia della sua morte sarebbe stata ancor più tragica.

L’animale sarebbe stato preso a fucilate. Qualcuno, un bracconiere oppure un cacciatore senza scrupoli, avrebbe colpito l’orso con almeno un proiettile e, probabilmente, l’animale ferito avrebbe impiegato giorni per morire.  

La notizia sarebbe stata confermata dal centro specializzato di Grosseto dove il plantigrado era stato trasferito dopo il ritrovamento.

Che ci siano esemplari di bipedi, stavolta, non pensanti e per di più armati di fucile che si permettono di uccidere un esemplare di una specie ad altissimo rischio di estinzione non è una prerogativa solo italiana, lo sappiamo tutti. Questo, però, non può e non deve far abbassare la guardia a chi lavora e si dà da fare per cercare di proteggere un patrimonio unico  come quello che l’orso italiano rappresenta.

L’Orso Marsicano è una delle meraviglie del nostro Paese che ancora sopravvive all’uomo tra mille pericoli. La presenza di questi animali sulle montagne del centro del Paese non sempre è vista con benevolenza. Ogni tanto, infatti, accade che qualche orso particolarmente affamato, cerchi ristoro ai danni di qualche gallina ospite nei pollai dei piccoli centri abitati delle zone montane.

In ogni caso e visto il numero degli orsi in calo (si parla di poche decine di esemplari rimasti, purtroppo) ci viene da coniare un nuovo detto per scongiurare la scomparsa di un animale così possente e importante per la fauna italiana. Già, perché “un orso val bene una gallina”.

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