L’ex sindaco: chiamatemi ingegner Alemanno
L’ex sindaco Alemanno dopo il passaggio di consegne assicura che non farà opposizione sabotaggio
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"Ieri durante il passaggio di consegne non sono rimasto impressionato da Ignazio Marino, non ho visto una macchina da guerra, e lui stesso mi ha confessato che fino a 15-20 giorni fa aveva solo 5 persone che gli giravano intorno". L'ex primo cittadino di Roma, Gianni Alemanno – "Chiamatemi ingegner Alemanno", ha detto scherzando – è tornato a parlare del suo sfidante il giorno dopo il passaggio di consegne in Campidoglio, a margine di una conferenza stampa al suo comitato elettorale. Alemanno ha spiegato di aver visto ieri "una realtà stremata e ridotta male che rischia di riprodurre gli stessi problemi che abbiamo avuto noi e di aumentare distacco con la città. Anche perché i soldi non c'erano per noi e non ci saranno neanche per lui".
Anche se "Marino non si sentirà dire la frase magica "sindaco, non ci sono i soldi per gli stipendi", perché, e me ne sono anche accertato nel momento del passaggio delle consegne, la liquidità c'è, le risorse ci sono e non c'e' quindi l'emergenza finanziaria che ho trovato io quando mi sono insediato nel 2008". A prescindere da questo, secondo Alemanno "Marino avrà gli stessi problemi pesantissimi che abbiamo avuto noi, e noi dovremo semplicemente fare un'opposizione seria, responsabile e costruttiva quando c'è la disponibilità, ma forte e dura quando vengono messi in discussione i valori fondamentali di Roma". Un'opposizione, ha concluso l'ex primo cittadino, "che da un lato non fa sconti, ma senza nemmeno un atteggiamento pregiudiziale, per non ripetere quanto accaduto in questi 5 anni: noi non creeremo disastri su Roma solo per sabotaggio nei confronti di Marino".