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Italvolley, Ganna, il Motomondiale: la domenica da urlo dello sport azzurro

Ma anche il doppio oro mondiale nella canoa, nel tennis la prima vittoria in carriera per Jasmine Paolini. La conferma di un’estate sportiva indimenticabile

I ragazzi dell'ItalVolley festeggiano la vittoria del titolo Europeo a distanza di 16 anni dall'ultima volta

Se ufficialmente l’autunno inizia il 23 settembre, con la domenica appena trascorsa chiude al meglio l’estate indimenticabile dello sport italiano. Quello che più sorprende è che le soddisfazioni arrivano da sport e da contesti differenti, coinvolgendo fenomeni assoluti e squadre, merito anche di tecnici e federazioni.

Italvolley maschile come le colleghe: sul tetto d’Europa dopo 16 anni

Partiamo dall’ultima vittoria della giornata. Mentre andava in scena uno Juventus-Milan piuttosto avaro di emozioni, a Katowice è andata in scena la finale tiratissima dell’Europeo di volley maschile, con l’Italia del ct Ferdinando De Giorgi che al tie-break, dopo oltre due ore di battaglia, ha avuto ragione della Slovenia. Proprio dal commissario tecnico bisogna partire per spiegare questo successo. Il 3 agosto scorso, l’Italia toccava uno dei punti più bassi della propria storia, perdendo ai quarti di Tokyo 2020 contro l’Argentina: dopo 25 anni gli azzurri erano fuori dai primi quattro posti olimpici.

Messo alla porta Blengini, con il ritiro dalla maglia azzurra di due colossi come Juantorena e Colaci ed il pit stop forzato di Zaystev (operato), la nuova Italia del ct Fefé De Giorgi ripartiva approcciava l’Europeo con la voglia di riscatto sì, ma soprattutto con l’intento di far crescere giovani. Non a caso l’età media della squadra era la più bassa di tutte (meno di 24 anni) e ben 8 convocati erano all’esordio in un Europeo. Con le dovute proporzioni, un ragionamento simile al percorso pensato da Roberto Mancini 3 anni fa. Dopo soli 25 giorni di panchina arriva però l’exploit con un percorso netto – 9 vittorie su 9 – e soli 5 set lasciati per strada. La consacrazione del potenziale di Alessandro Micheletto (classe 2001 che nel quinto set al servizio è stato disarmante), più il lancio di Lavia, Pinali e Romanò (pescato dalla A2 e decisivo al tie-break della finale). Questa Italia ha un futuro luminoso, il ricambio generazionale è già arrivato.

Filippo Ganna, il Golden Boy del ciclismo azzurro

Dai giovani terribili della pallavolo a uno che già da teenager aveva le stimmate del fenomeno. Nel marzo 2016, ancora 19enne, Filippo Ganna vinceva a Londra il suo primo oro tra gli assoluti. A distanza di 5 anni non è più un giovane in rampa di lancio ma è riuscito a non deludere le altissime aspettative di allora. Vincendo la cronometro iridata ha ottenuto il suo decimo oro, tra prove individuali e a squadre, nelle grandi competizioni per nazioni (Olimpiadi, Mondiali ed Europei). Il coronamento di un 2021 indimenticabile per “Top Ganna”, dopo l’oro nell’inseguimento a squadre sulla pista olimpica di Tokyo e la vittoria nella staffetta agli Europei.

Tra le (ormai) tante vittorie del 25enne di Verbania, questo bis iridato contro il tempo ha avuto un sapore speciale, perché ricalca uno dei concetti principali di questa estate sportiva azzurra, ossia “a casa loro”. Filippo infatti ha battuto in Belgio, dove il ciclismo è sacro, due fenomeni belgi come Wout Van Aert e Remco Evenepoel, al traguardo argento e bronzo. Soprattutto il primo è stato l’avversario più temibile in una sfida a distanza sul filo dei secondi: il belga è stato avanti nel primo intermedio, ma la rimonta di Ganna nella seconda parte di gara è stata irresistibile, ed alla fine dei 44 km il margine è stato di 5.74 secondi. Per il Golden Boy del ciclismo italiano l’onore di portare la maglia iridata per un altro anno.

Motomondiale: avanza la generazione post (e “di”) Rossi

Il pomeriggio di domenica è stato aperto però dai trionfi, questi “a casa nostra”, nel Motomondiale, nel posto non a caso definito “la terra dei piloti”. A Misano Adriatico, nel Marco Simoncelli World Circuit è la domenica della tripletta italiana in Moto3 – firmata da Dennis Foggia, Niccolò Antonelli e Andrea Migno – ma soprattutto la vittoria di Francesco Bagnaia in MotoGP. Uno strepitoso back-to-back per Pecco, in sella alla Ducati, dopo la vittoria di sette giorni prima ad Aragon, quando batté Marc Marquez. Due vittorie molto diverse (per circuito, per avversario, per battaglia) che testimoniano la completa maturazione del pilota torinese, sbloccatosi in MotoGP. Completa la festa il primo podio nella Top Class di Enea Bastianini, anche lui in sella alla Ducati (ma indipendente dal team ufficiale, risultato se possibile ancora più difficile da raggiungere).

È l’ennesima dimostrazione di come il passaggio di testimone di Valentino Rossi – ieri 17° alla sestultima gara in carriera – è già realtà grazie anche all’ispirazione e al lavoro del Dottore. Prima ispirazione con i suoi successi in 26 anni di carriera, poi mentore dei giovani piloti della sua Academy, che ha forgiato i vari Bagnaia, Morbidelli, Antonelli, Migno, Bastianini e Marini. Come ha detto lo stesso Rossi, i primi due possono giocarsi dal prossimo anno il mondiale in sella alle moto ufficiali di – rispettivamente – Ducati e Yamaha. A dire la verità, Bagnaia è 2° nel mondiale 2021, a -48 da Fabio Quartararo: difficile, ma matematicamente ancora possibile a cinque gare dalla fine.

Le vittorie di canoa velocità e Jasmine Paolini

Spesso si è parlato della nuova generazione del tennis, con i Berrettini, Sinner e Musetti su tutti che stanno regalando grandi soddisfazioni e ne regaleranno per anni, ma quando anche il settore femminile torna a battere un colpo bisogna sottolinearlo. Dopo la vittoria molto prestigiosa in Canada di Camila Giorgia, arriva il primo torneo in carriera per Jasmine Paolini a Portorose (Slovenia): da oggi è al 64° posto nel ranking pronta a salire ulteriormente.

Vittorie mondiali però che arrivano non solo da Ganna, ma anche nella canoa velocità con gli ori di Nicolae Craciun e Daniele Santini nella specialità C2 500 maschile e di Andrea Di Liberto nel k1 200 metri. Una domenica di vittorie a tutto tondo che chiudono un’estate di trionfi inimitabile per lo sport azzurro

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