Prima pagina » Cronaca » Irina dall’Ucraina e Albina dalla Russia: insieme per la Via Crucis 2022

Irina dall’Ucraina e Albina dalla Russia: insieme per la Via Crucis 2022

Irina è un’infermiera ucraina, Albina una specializzanda russa: lavorano insieme e sono amiche, anche per la Pace e in occasione della Via Crucis

Via Crucis 2022, sullo sfondo la guerra nel cuore dell’Europa.

Irina e Albina sono amiche, oltre a condividere il lavoro e la dedizione per i pazienti all’ospedale al Campus biomedico di Roma, al Centro di cure palliative. Irina è un’infermiera ucraina, Albina una specializzanda russa e vivono insieme il compito di alleviare le sofferenze di chi non può guarire dalla malattia e può essere solo accompagnato verso la fine della vita. Almeno quella terrena. Perché per le due giovani subentra la fede.


Hanno affrontato il Covid e ora è sopraggiunta la guerra in Ucraina.

A raccontare quel momento è Irina: “Quando ci siamo incontrate poco dopo l’inizio della guerra, Albina è venuta nel reparto. Io ero di turno. È bastato il nostro sguardo: i nostri occhi si sono riempiti di lacrime e Albina ha cominciato a chiedermi scusa. Si sentiva in colpa e mi chiedeva scusa. Io la rassicuravo che lei non c’entrava niente in tutto questo”.

Le cose sono cambiate perché le due amiche sono state proiettate in una situazione più grande e complessa di loro, in scenari geopolitici lontani dalla vita quotidiana di due amiche che condividono la fatica del lavoro, ma anche le chiacchiere in pausa pranzo e la nostalgia di casa e della famiglia.

Irina e Albina nella Via Crucis 2022: portare la Croce e la Pace

Portare insieme la croce, in silenzio e preghiera, nel Venerdì Santo al Colosseo nella celebrazione della Via Crucis 2022 presieduta dal Papa, era stata allora una decisione naturale perché, spiegano le due donne, “questa guerra ci ha unito di più”. Erano tra l’altro state scelte proprio per il messaggio di amicizia testimoniato in un servizio del Tg1 proprio nei primi giorni della guerra. Ma dopo le polemiche di queste ore, l’ambasciata ucraina presso la Santa Sede che ha chiesto al Vaticano di ripensare la scelta.
Le due donne saranno comunque al Colosseo, con la croce in mano. “Insieme si potrebbe fare tanto. L’umanità si deve unire insieme per cercare di trovare la pace e una soluzione a tutto quello che sta accadendo”, dice Irina ai media vaticani.