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Investire in azioni: cosa c’è da sapere

Scegliere azioni o asset in cui investire richiede molta esperienza e studio dei mercati e due strade principali: analisi tecnica e analisi fondamentale

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Contrariamente a ciò che molti pensano, investire in azioni non è un’attività riservata a pochi magnati o a ricchi guru della finanza.

Negli ultimi 15 anni si è assistito ad un fenomeno di “democratizzazione finanziaria”, per mezzo della quale un settore una volta riservato a pochi, ha oggi aperto le sue porte ad un grandissimo numero di persone.

Ovviamente, il fatto che investire sia possibile per più persone non l’ha resa un’attività più semplice, pertanto le cose da sapere sono molte.

Prima di tutto, va capito in che modo investire. Un utente medio avrà bisogno di un intermediario per svolgere la sua attività d’investimento.

Le possibilità che gli si presentano sono sostanzialmente due: banche o broker.

Vediamo, allora, quali implicazioni presentano questi due diversi modi di investimento e cerchiamo di capire come si investe in azioni.

Investire in azioni: istituti di credito o broker?

Come detto, le possibilità che si presentano ad un utente che vuole investire in azioni sono due: investire attraverso una banca o utilizzare una piattaforma broker.

Per ciò che riguarda gli istituti di credito, questi possono certamente offrire un grado di sicurezza e affidabilità molto alti. Inoltre è possibile anche beneficiare dei consigli dei consulenti, anche se questa possibilità richiederà dei costi aggiuntivi.

Sono proprio i costi a rappresentare il punto debole delle banche. Gli investimenti, ritiri e prelievi richiedono sempre dei costi di commissione, che in genere sono piuttosto alti.

Inoltre le cifre minime richieste per compiere degli investimenti attraverso una banca sono molto alte e non proprio accessibili a chiunque.

I broker eliminano questo problema, poiché in linea di massima non richiedono commissioni sulle operazioni.

Inoltre, con un broker è possibile iniziare a fare investimenti con capitali molto ridotti, a volte anche con poche decine di euro.

Il problema, per i broker, è sceglierne uno davvero sicuro ed affidabile. Non è difficile imbattersi in una qualche truffa e nemmeno mancano i broker di bassa qualità, i quali sono spesso vittima di attacchi hacker.

Scegliere un broker sarà quindi il primo passo verso il mondo degli investimenti. Per fortuna il settore è strettamente regolamentato, e basterà verificare che la piattaforma sia certificata dalla CONSOB o dalla CySEC.

Scelto un buon broker con cui operare bisognerà capire in quali azioni investire per generare dei profitti soddisfacenti.

Sfatiamo subito una pericolosa credenza: non esistono azioni con le quali ottenere profitti sicuri.

Investire in borsa: quali azioni scegliere

Scegliere un’azione o un asset in cui investire richiede molta esperienza e studio dei mercati. Per studiare lo stato di salute di un’azione esistono due modi principali: analisi tecnica e analisi fondamentale.

L’analisi tecnica si concentra unicamente sullo studio dei grafici, analizzando tutti quegli indicatori che possono segnalare l’inizio di un trend.

L’analisi fondamentale, invece, terrà conto di un gran numero di aspetti, quali possono essere: situazioni geopolitiche, ripartizione dei dividendi, crisi di alcuni governi o situazioni simili.

Per diventare un trader di successo andranno ovviamente padroneggiate entrambe nel miglior modo possibile, tenendo presente che per certi asset l’una avrà più rilevanza dell’altra.

Risulta ben chiaro, a questo punto, che investire è tutta una questione di formazione.

Procurarsi una buona formazione non sarà poi così difficile. In genere sono gli stessi broker a proporre utili guide o manuali gratuiti per imparare ad investire in azioni.

La sola teoria, come anche in altri campi, potrebbe risultare inutile senza la dovuta esperienza pratica.

Per esercitarsi sul campo ci sono gli account demo, efficaci simulazioni con cui investire senza metter al repentaglio il proprio patrimonio personale.

Con gli account demo si disporrà di un conto virtuale, così che sia le possibili perdite che eventuali profitti siano solamente virtuali, lasciando all’utente la possibilità di imparare ad investire senza pressioni.

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