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Insonnia, colpite maggiormente le donne: cause, sintomi e rimedi 

L’Associazione Italiana per la Medicina del Sonno dichiara come ancora oggi la malattia sia sottodiagnosticata e sottostimata

Insonnia

In Italia sono oltre 12 milioni le persone affette da insonnia, malattia che impatta notevolmente la quantità e la qualità del sonno. Ma non solo, molti hanno notato come questa abbia come conseguenza principale l’assenteismo e la riduzione della produttività. Infatti rende più difficile lavorare, studiare ma anche semplicemente stare in compagnia di altri.

Secondo gli studi l’insonnia è una malattia che non ha età ma è più frequente riscontrarla quando si invecchia. Inoltre viene dimostrato come le donne ne soffrano maggiormente rispetto agli uomini.

I sintomi

Nonostante i dati, rilasciati dall’Associazione Italiana per la Medicina del Sonno, mostrino come 1 adulto su 4 soffra di insonnia cronica o transitoria, ancora oggi è una patologia sottodiagnosticata. Infatti numerosi medici ritengono che sia legata prevalentemente allo stile di vita dell’individuo.

Gli effetti provocati dall’insonnia sono molteplici e tra questi riscontriamo: difficoltà di addormentarsi, problemi di sonno, risvegli precoci, oppure una combinazione di tutti questi fattori.

Le tipologie

Dopo aver accertato che si tratta di insonnia, però, bisogna comprendere di quale tipologia si tratti. Esistono 3 tipologie: episodica, persistente e ricorrente. La prima colpisce solitamente da un mese a tre mesi. La seconda invece prevede che i sintomi durino più di 3 mesi. L’ultima invece che la persona ha sperimentato almeno 2 episodi di insonnia persistente nel corso di un anno.

Come nasce l’insonnia

L’insonnia scaturisce principalmente dall’incapacità di determinate persone di “spegnere” i centri della veglia per abbandonarsi al sonno. Infatti in tutti i soggetti affetti è stato notata una ridotta disattivazione delle regioni cerebrali coinvolte nel controllo esecutivo, nell’attenzione e nella consapevolezza di sé.

Come si affronta

Le persone che soffrono di insonnia sperimentano principalmente 4 condizioni che incidono in modo rilevante sulla qualità della vita. n primo luogo troviamo il sentirsi giù di morale o depresse, rispetto alle persone con un ritmo di sonno normale. In seguito le persone sperimentano scarsi livelli di energia e bassa motivazione per dedicarsi all’esercizio fisico o ad attività sociali. Hanno poi maggiori probabilità di sentirsi irritabili e incompresi, con possibili ripercussioni sulle relazioni nella vita privata e lavorativa. Infine hanno probabilità tre volte maggiori di scarsa concentrazione durante il giorno rispetto a chi dorme bene.

Può incidere sul cuore

Numerosi studi, tra cui quelli svolti dall’American Heart Association, hanno mostrato come il sonno inappropriato possa essere associato anche ad un maggiore rischio cardiovascolare.

Quali sono le cure

A seconda della gravità dell’insonnia esistono varie cure, tra cui: tecniche di “igiene del sonno” ovvero una serie di regole e comportamenti che è bene seguire e adottare per favorire un riposo notturno di qualità; o la terapia cognitivo-comportamentale; o in alternativa brevi cicli di somministrazione di sonniferi o melatonina.

Ma recentemente si sta sviluppando un nuovo filone di ricerca che ha come obbiettivo quello di inibire l’eccessiva attivazione dello stato di veglia attraverso farmaci che migliorano i parametri del sonno, senza alcuni degli effetti collaterali associati alle terapie comunemente prescritte.