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Influenza, la prima ondata mette ko gli ospedali di Roma

Siamo alla prima ondata di influenza e gli ospedali hanno già registrato il sovraffollamento. Alle 9 del mattino oltre 1000 accessi

Malato a letto con sindrome influenzale

Malato a letto con influenza

Siamo alla prima ondata di influenza e gli ospedali del Lazio hanno già registrato il sovraffollamento. Solo alle nove del mattino di ieri, lunedì 20 novembre, di contavano oltre mille accessi di pazienti in attesa di ricovero o di trasferimento.

I numeri registrati dal Tempo sono impietosi: «Quasi la metà delle persone presenti nelle astanterie in attesa di un posto letto: il 47,5%. Poi, con il passare delle ore, il numero dei pazienti in attesa del ricovero è calato: alle 17 erano 808 in stand-by (su un totale di 2.451). Ma le situazioni più sovraffollate si sono registrate al Gemelli (fino a 91 pazienti in attesa del trasferimento in reparto su 136 presenti nel Ps), San Camillo (72 su 93), Sant’Andrea (66 su 100), al Casilino (47 su 90) e Umberto I (46 su 134)».

Numeri che risentono del proliferare di casi di influenza stagionale, il cui picco è previsto tra dicembre e gennaio. In questi giorni il primo aumento considerevole ha toccato i 4 casi su mille assistiti.

Il Lazio risulta la seconda regione per incidenza, subito dopo la Lombardia. Ma a fare la differenza è l’incidenza dei casi con una stima di 5 per mille abitanti a settimana. Ma attenzione perché, spiega l’Iss «l’incidenza osservata in alcune Regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati». Che, nel Lazio, indica la fascia fino a 4 anni come la più colpita, con un’incidenza del 10,13.

Pronto soccorso Ko, colpa anche della fuga dei medici

Ad incidere sull’affollamento dei nosocomi sarebbe anche la fuga costante dei professionisti sanitari dai Pronto Soccorso.

Le fuoriuscite negli ultimi 12 mesi sono 1.033, di cui il 70% dimessi, pensionati, passati a medicina generale o al privato, e il 30% trasferiti ad altro reparto ospedaliero. I nuovi ingressi degli ultimi 12 mesi sono 567. Ne consegue che il bilancio tra fuoriusciti e nuovi ingressi è negativo per il 45%, per cui solo il 55% viene sostituito. 

In questa situazione si continua a investire in medici “a gettone”, che sono circa il 28 per cento gestiti da cooperative che forniscono medici per la copertura di circa 60 turni al mese.

I numeri del Lazio

Nel Lazio la metà delle Asl, 5 su 10, ha deliberato appalti annuali negli ultimi 6 mesi che andranno avanti per gran parte del 2024 con una spesa complessiva di 8 milioni e 424mila euro. Si tratta delle Asl Roma 3 e 5, Viterbo, Latina e Frosinone. L’Asl Roma 6 ha appena designato i componenti della commissione esaminatrice del concorso per 152 medici che porterà, oltre ai 35 camici bianchi nei 4 Pronto soccorso dell’azienda dei Castelli, anche altri 10 nei Pronto soccorso dell’Asl Roma 1, 12 della Roma 3,15 della Roma 4, 29 della Roma 5, 4 al policlinico Tor Vergata, 5 al Sant’Andrea, 10 all’Ares 118, 10 all’Asl Viterbo, 10 a Latina e 12 a Frosinone.