Inflazione da record e nuova stangata: chissà di chi è la colpa…
L’Istat certifica che i prezzi al consumo sono cresciuti del 3% su base annua, soprattutto a causa del caro energia. Che per le famiglie si traduce in un salasso da 922 euro l’anno
![inflazione da record](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2021/11/Inflazione-1024x683.jpg)
Inflazione
E ora è arrivata anche l’Istat a certificare che siamo di fronte a un’inflazione da record. Non che sia esattamente una sorpresa, visto che se ne parla da tempo – e oltretutto era sufficiente recarsi al supermercato o dal benzinaio. A ennesima conferma che la diagnosi è estremamente facile da individuare, a differenza dell’eziologia – e quindi della cura.
Un’inflazione da record
A ottobre, l’indice nazionale dei prezzi al consumo è salito dello 0,7% su base mensile e del 3,0% su base annua. Lo ha rilevato l’Istituto Nazionale di Statistica, e si tratta del quarto aumento mensile consecutivo – nonché del valore più alto da settembre 2012.
Come ha sottolineato il Codacons, per una famiglia media questo si tradurrà in una stangata pari a +922 euro annui. Un salasso dovuto soprattutto, secondo l’ente di ricerca, all’accelerazione dei prezzi dei beni energetici e, in misura minore, dei servizi legati ai trasporti.
![codacons](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2021/09/Codacons-1024x683.jpg)
In particolare, le tariffe di luce e gas segnano rincari del 42%, mentre il costo dei combustibili è cresciuto del 15%. E, di conseguenza, s’impenna a cascata (e a valanga) pure la spesa per i beni di prima necessità, cominciando da quelli alimentari.
![caro bollette](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2021/09/Caro-bollette-1024x641.jpg)
Il problema, peraltro, è esteso all’intera Eurozona, col carovita che ha raggiunto il 5,5% in Spagna, il 4,5% in Germania e il 2,6% in Francia. Il che non è affatto casuale, visto che, come abbiamo già spiegato, alla base di quest’inflazione da record c’è proprio l’Europa.
Le responsabilità dell’Europa
Il caro bollette è causato essenzialmente da due fattori: il rialzo dei prezzi delle materie prime e le «alte quotazioni dei permessi di emissione di CO2». Il primo è legato soprattutto alla legge del mercato, visto che al momento la domanda è nettamente superiore all’offerta. Le seconde invece portano in tutto e per tutto il marchio di fabbrica di Bruxelles.
![europa (al) verde, inflazione da record](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2021/03/Certificato-Verde-Digitale.jpeg)
Per informazioni, vedasi alla voce European Green Deal, il ridicolo pacchetto climatico che dovrebbe influenzare il sistema più complesso del pianeta, su cui l’uomo ha un’influenza minima. E in virtù del quale la Commissione Ue ha varato tra l’altro una folle tassa sul riscaldamento domestico. Che peraltro fa il paio col dazio sui propellenti che è all’origine del caro carburante, di cui stavolta l’esecutivo comunitario ha la responsabilità esclusiva. Anche se ora, ipocritamente, ha esortato gli Stati membri a rimediare ai danni che proprio l’Ue ha provocato.
![european green deal, inflazione da record](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2021/07/European-Green-Deal-1024x683.jpg)
Le politiche “verdi”, infatti, servono solo a far finire i cittadini del Vecchio Continente al verde. Chissà se gli euroburocrati pensano comunque di essere a metà dell’opera?
L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) Caro carburante Fake news sul clima