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Chiesa salva la Juve in Champions, Napoli male, ok Milan e Roma

Per i bianconeri in Champions situazione compromessa ma non irrimediabile, così come per il Napoli in Europa League. Milan beffato nel recupero ma favorito, Roma che ipoteca gli ottavi

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Tornano le coppe europee con la fase a eliminazione diretta di Champions (ottavi) ed Europa League (sedicesimi). Per le squadre del Bel Paese, tutte impegnate in trasferta tra la penisola iberica e Belgrado, un bottino magro – 1 vittoria, 1 pareggio e 2 sconfitte – ma nessuna situazione irrimediabile.

In Champions Chiesa salva una Juventus a tratti irriconoscibile

Una caduta che fa discutere, al netto di un risultato che non è da buttare del tutto. La Juventus sconfitta a Oporto, a larghi tratti, è stata troppo brutta per essere vera. Una partenza da incubo, con la coppia Szczesny-Bentancur che regala il gol del vantaggio dopo 61 secondi. I bianconeri non hanno saputo reagire perentoriamente e l’uscita per infortunio di Chiellini non ha giovato. Non basta però l’assenza del difensore azzurro per giustificare il secondo gol preso a freddo, dopo 19 secondi dal fischio d’inizio della ripresa. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.

Con Ronaldo impalpabile e nervoso, con Morata a mezzo servizio, è Federico Chiesa a rimettere in piedi il discorso qualificazione, con il gol del 2-1 e i pochi lampi di luce in una serata molto buia. Dall’ultima Juve di Allegri, passando per Sarri fino a Pirlo: è la terza sconfitta consecutiva nella partita d’andata degli ottavi di Champions. Al ritorno servirà un’altra Juventus, con un altro atteggiamento e una partita di massima concentrazione.

Napoli brutto e incerottato a rischio eliminazione

Risultato ancora peggiore da recuperare per il Napoli, che esce male dalla trasferta di Granada. Non posso essere dimenticate le 9 assenze, ma anche al netto di questo la prestazione della squadra di Gattuso non può essere giudicata positivamente. Un passo indietro rispetto alla vittoria contro la Juventus.

Anche in questo caso decidono la partita delle disattenzioni difensive: in 130 secondi un colpo di testa – da solo in area – di Herrera e poi la ripartenza micidiale di Kenedy costringono il Napoli ad inseguire. Gli azzurri hanno avuto delle opportunità per accorciare, ma senza tirare in porta in maniera pericolosa. Al 91′ è solo una grande parata di Meret che evita un passivo irrimediabile: tra 7 giorni servirà la partita perfetta.

Milan sprecone e beffato, ma qualificazione ancora in discesa

Anche il Milan paga un calo di concentrazione e nei minuti di recupero si fa sfuggire la vittoria nella trasferta di Belgrado, al cospetto della Stella Rossa allenata dall’ex di Lazio e Inter Dejan Stankovic. I rossoneri creano, segnano (con due gol annullati), sprecano con Rebic e passano in vantaggio con un autogol su cross velenoso di Castillejo. Raggiunto e poi di nuovo avanti con due calci di rigore, il Milan non sfrutta l’uomo in più per chiudere partita e qualificazione e al 93′ viene beffato da un calcio piazzato e dal colpo di testa sul primo palo di Pankov. Un 2-2 che non pregiudica il passaggio del turno: il Milan parte avvantaggiato vista anche la superiorità tecnica.

Roma che ipoteca gli ottavi con le sue due punte

Chi invece non delude ed ipoteca il passaggio agli ottavi di Europa League è la Roma, corsara a Braga. Per Fonseca, che tornava in Portogallo da ex, la nota più lieta non può che essere la titolarità ed il timbro di Edin Dzeko dopo appena 4 minuti. I giallorossi non impressionano davanti ma non concedono occasioni in difesa: una notizia visto il periodo altalenante e l’infortunio dei due difensori durante la partita. Nonostante nell’ultima mezz’ora abbia giocato con un solo centrale di ruolo, la Roma sfrutta l’uomo in più e sigla il 2-0 con Borja Mayoral, che “risponde” al bosniaco. Da sottolineare anche il ritorno di El Shaarawy.

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