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In 1745 attendono: i vincitori del concorsone sono ancora a casa

“Adiremo le vie legali” fa sapere la portavoce dell’Unione Istruttori Amministrativi per Roma Capitale

1745. Sono queste le cifre dei risultati vincitori ed idonei al concorsone, indetto 4 anni fa, per “300 istruttori amministrativi” di Roma Capitale. 1228 unità. È questo il numero della carenza, in Comune, a Novembre del 2013, secondo le cifre riferite da Valeria, portavoce dell’Unione Istruttori Amministrativi per Roma Capitale.

“Il piano assunzionale – ci spiega Valeria – prevede 241 posti per il 2014, 188 per il 2015, 188 per il 2016, da dividere in una ventina di procedure. Assumeranno nel 2014 circa un centinaio di maestre, e tutti gli altri devono dividersi 140 posti”. Ma “i vincitori di tutte le procedure sono circa 1700. Così facendo – rileva ancora Valeria – per assumere i vincitori ci vorranno anni e anni”.

L’attesa, però, non spaventa i vincitori del concorso, “la procedura con più carenze e quella più grande” – spiega ancora Valeria, che riferisce: “Intendiamo adire le vie legali”. Perché “una Capitale con un forte sotto organico non può permettersi questi numeri”. Infatti, i Municipi, dove secondo Valeria gli istruttori amministrativi mancano, “sono al collasso”. Senza, “non si può andare avanti”. Secondo le stime ufficiali del Comune di Roma, infatti, la Capitale conta 1 dipendente comunale ogni 108 abitanti, con uno scarto di 31 rispetto a Milano che invece si attesterebbe a 1 ogni 77. Napoli invece ne conterebbe 1 ogni 74, Torino 1 ogni 73, Firenze 1 ogni 70, Bologna 1 ogni 69, Palermo 1 ogni 67. 

All’origine della mancata assunzione, sembra esserci l’intenzione di ridurre gli sprechi, così come previsto e imposto anche dal Piano di Rientro. Ma “Roma non può fare cassa coi vincitori di concorso, ci sono mille voci di spesa da ridurre e su cui intervenire”. Oltretutto, “sono arrivati adesso oltre 100 milioni dal Governo, si parla di 150 milioni, e noi vorremmo che una parte di questi fosse destinata al ripristino della legalità, perché non assumere vincitori che hanno un diritto soggettivo all'assunzione non è legalmente ammissibile”. Senza contare che Roma potrebbe pagare il prezzo di questi ritardi, e trovarsi “sommersa da richieste di risarcimento”.

Valeria e gli istruttori amministrativi sono chiari: “Vogliamo ciò che ci spetta”.

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