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Imballaggi, nuova direttiva UE: stop a buste di insalata monouso

Un nuovo regolamento in arrivo dall’Unione Europea eliminerebbe le confezioni di frutta e verdura con peso inferiore a 1,5 chili

Insalata in una scodella

Cestini delle fragole, pomodorini, arance in rete. Ma anche bottiglie magnum di vino e insalata in busta monouso. Sono prodotti che rischiano di scomparire in virtù di una nuova direttiva UE.

La direttiva

La direttiva, infatti, prevede una riformulazione delle regole in tema di imballaggio. Una nuova impronta che rischia di mettere in seria difficoltà numerose aziende produttrici. L’allarme è stato lanciato in occasione di Tuttofood, la fiera dell’agroalimentare presente a Milano da lunedì 8 a giovedì 11 maggio.

Con questa novità si direbbe addio dunque a confezioni monouso di frutta e verdura aventi peso inferiore ai 1.5 kg. Questo formato ormai, sarebbe ritenuto superfluo.

Un consumatore compra dell'insalata al supermercato

Il parere di Coldiretti

Intanto però la scelta non incontra il gusto e l’approvazione di molti. Da Coldiretti fanno sapere che una mossa del genere comporterebbe intanto problemi di carattere igienico sanitario e in relazione alla gestione degli sprechi. Secondo l’associazione, una decisione in questo senso farebbe altresì considerevolmente aumentare i costi.

Per questo, Coldiretti ha chiesto di modificare l’attuale proposta, cercando di ottenere l’eliminazione dei divieti per il monouso di frutta e verdura sotto il peso di 1,5 chili. Un modo per non pregiudicare qualità di produzioni, garantendo possibilità di scelta.

Le categorie più danneggiate

Anche il Codacons si è espresso sulla questione bocciando le nuove disposizioni europee sugli imballaggi. I consumatori anche se ritengono corretta la riduzione degli stessi ai fini della salvaguardia ambientale, esprimono rammarico per il fatto di non poter usufruire di confezioni monouso di insalata o di frutta.

Secondo l’associazione sarebbero in particolare alcune specifiche categorie a risentirne in particolar modo. Parliamo di single o coppie senza figli, categorie che prediligono l’acquisto di piccole quantità per meglio gestire spesa settimanale, riducendo di molto gli sprechi di cibo in casa.

Le stesse categorie sarebbero inoltre contrarie anche perché una manovra di questo tipo comporterebbe un fortissimo rischio di una maggiorazione di prezzi di frutta e verdura all’interno dei supermercati.

Una donna al supermercato con la lista della spesa

Una novità che causerebbe minor concorrenza di prodotti confezionati, con conseguente danno economico per i consumatori.