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Il rammarico dell’Inter in Champions, bene Napoli e Atalanta, Lazio ko

Non basta un’ora di altissimo livello ai nerazzurri col Liverpool. Azzurri che escono indenni dal Camp Nou mentre la Lazio dovrà ribaltare il Porto a Roma

I giocatori del Napoli in gruppo

I giocatori del Napoli in gruppo dopo il gol del vantaggio al Camp Nou

Tornano le coppe europee, con 4 italiane in campo questa settimana: l’Inter in Champions League, Napoli, Lazio e Atalanta in Europa League. Il bilancio è leggermente negativo: una vittoria, un pareggio e due sconfitte ma tutto è ancora aperto.

La “dura legge del gol” della Champions che colpisce l’Inter

“È la dura legge del gol
Fai un gran bel gioco però
Se non hai difesa gli altri segnano
E poi vincono”

Nel 1997 Max Pezzali (tra l’altro grande tifoso interista) cantava con gli 883 “La dura legge del gol”, che ben si adatta alla partita dei nerazzurri contro il Liverpool 25 anni dopo. 60 minuti di grande Inter non sono stati sufficienti per spiegare la resistenza della squadra di Klopp, in difficoltà nel trovare spazi ma che nel finale, anche grazie ai cambi, ha capitalizzato al meglio e affronterà la partita di ritorno con la tranquillità di due gol di scarto.

Tuttavia la squadra di Inzaghi deve anche fare mea culpa su alcuni episodi. A fine partita le statistiche recitano: tiri totali 9, tiri in porta 0. Se si può inveire contro la sfortuna per la traversa clamorosa colpita da Cahlanoglu, del resto Allisson non ha compiuto parate. Tante potenziali occasioni, messe fuori da Dzeko e Lautaro oppure lo stesso argentino in ritardo su cross al bacio di Perisic. Ma come detto, si è avverata anche la frase “Se non hai difesa gli altri segnano”. Sia chiaro, non si vuole demonizzare la seconda difesa della Serie A, ma la partita si è sbloccata su calcio piazzato con Firmino che si butta sul primo palo e spizza il pallone mandandolo nell’angolo più lontano. Tra Bastoni che non esce in tempo sull’attaccante brasiliano e Handanovic che poteva forse coprire meglio la porta, il Liverpool va in vantaggio a un quarto d’ora dalla fine. Il raddoppio di Salah otto minuti più tardi è una punizione troppo severa per un risultato assolutamente bugiardo. La Champions ha queste regole, al netto dei gol in casa o in trasferta: contro squadre più forti di te devi concretizzare. Il Liverpool ha fatto due tiri in porta, due gol.

Il Napoli esce indenne dal Camp Nou

Un Napoli a due facce se ne va da Barcellona con un pareggio prezioso. Primo tempo fatto di gioco e organizzazione, meritatamente avanti con uno straripante Zielinski, che ribadisce in rete dopo il primo tiro respinto da Ter Stegen. Ripresa di contenimento, di sofferenza e di cuore, soprattutto dopo il pareggio, avvenuto su calcio di rigore trasformato da Ferran Torres per fallo di mano di Juan Jesus. Lo stesso Ferran Torres avrebbe potuto ribaltare completamente il punteggio, ma Barcellona poco preciso sotto porta e discorso che proseguirà a Napoli. Un risultato nel complesso positivo: le possibilità di qualificazione non sono diminuite.

Atalanta ok, Lazio ko

L’Atalanta trema e rischia ma alla fine supera l’Olympiakos e in Grecia partirà con un prezioso gol di vantaggio. Bergamo gelata al quarto d’ora con un fendente rasoterra di Soares da fuori. L’Atalanta, nonostante qualche passaggio a vuoto dietro, cerca subito il pareggio ma senza effetto (con tanto di gol di Pessina annullato).

Nella ripresa lo spartito non cambia e la partita svolta a mezz’ora dalla fine con il protagonista che ti aspetti, Berat Djimsiti. Nel giro di 160 secondi la Dea ribalta la sfida con il difensore albanese: all’undicesimo calcio d’angolo, il colpo di testa sul primo palo e subito dopo, ancora da corner, la zampata su palla vagante. I greci provano sul finale e riportarsi avanti ma invano. Ad Atene partirà in vantaggio ma deve fare i conti con l’infermeria che rischia di riempirsi.

Più difficile il compito che avrà la Lazio nel ritorno contro il Porto. La squadra biancoceleste parte bene al Do Dragao e metà primo tempo legittima il buon inizio con uno splendido schema da corner. Tre passaggi rapidi rasoterra, Luis Alberto – Pedro – Luis Alberto – Zaccagni, che si butta sul primo palo e insacca. Periodo d’oro per l’ex Verona con tre gol da centravanti puro nelle ultime due partite. Il gol della Lazio “stana” il Porto che si porta avanti e pareggia con un gol di testa di Toni Martinez che anticipa a centro area un colpevole Luiz Felipe.

Ad inizio ripresa arriva il raddoppio portoghese, ancora con Martinez, ancora su un cross a difesa schierata. La Lazio non trova più la forza e le soluzioni giuste (pesa come un macigno l’assenza di Immobile) e si spegne gradualmente. A Roma ci sarà solo un gol da recuperare, ma per qualificarsi agli ottavi servirà la versione che ha approcciato il match, e possibilmente con Immobile là davanti.