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Il pugilato riparte da Roma: Lancia vs Ballisai al Palaeventi

Venerdì 19 dicembre i due pugili si contenderanno il titolo italiano Pesi Leggeri. Ma in ballo c’è anche la riscoperta dei valori della ‘noble art’.

Mai come in questo momento storico di drammatica rovina dei tradizionali rapporti societari, in cui l’uomo moderno è proiettato verso un futuro di solitudine angosciante, sprovvisto di basi sicure sulle quali orientare il proprio cammino, il pugilato si fa metafora potente della vita stessa.

James Figg che per primo utilizzò la definizione di noble art per riferirsi a una disciplina che nell’immaginario collettivo era percepita come scontro crudele tra uomini bestiali, ne valorizzò gli aspetti più tecnici e strategici sottolineando l’importanza della difesa piuttosto che dell’attacco. Floyd Mayweather, considerato dagli specialisti uno dei migliori 50 pugili di sempre, rappresenta la sintesi completa di questa concezione. Con Jack Broughton, uno dei pupilli di Figg, il pugilato compie il salto definitivo di qualità entrando di diritto nel pantheon delle moderne discipline sportive. Dotato di un intuito fine a compensare una scarsa prestanza fisica, e riconosciuto per la sua grande onestà, dentro e fuori dal ring, Broughton riconsegna al mondo una pratica sportiva disciplinata da regole ben definite, fondata su rigorosi principi tecnici, ma soprattutto ispirata a valori quali coraggio, sacrificio, lealtà: aspetti fondamentali del carattere di una persona, che sembrano smarrite nella società di oggi per lasciare il passo a un uomo che agisce per bieca convenienza con un patetico fare pusillanime, ma che rimangono elementi essenziali per la costruzione di un domani in cui potremo tornare a guardarci allo specchio senza vergogna, e sorridere al mondo.

Dopo anni di letargo, il pugilato italiano sta faticosamente risorgendo dalle macerie sotto le quali era stato seppellito insieme a tante altre discipline troppo “umane”, da quei pochi sport di massa preda facile dei grandi interessi economici.

Una rinascita che parte da Roma, dove grazie al lavoro della BBT di Davide Buccioni, ex pugile oggi promoter di rango, e delle storiche palestre laziali che hanno resistito strenuamente, continuando a tramandare l’antica tradizione sopravvissuta nonostante i venti contrari della modernità.

Cavallo di razza della scuderia Buccioni è Manuel Lancia, detentore attuale del titolo italiano dei pesi leggeri. Manuel racchiude in sé tutte le caratteristiche positive di quell’immagine romantica del pugilato dalla quale solo può iniziare la rinascita e la diffusione della noble art tra le nuove generazioni.

Una sfida non solo personale dunque, Manuel Lancia rappresenta un modello positivo per tanti giovani che hanno perso la speranza nel futuro, e la forza di reagire. Talvolta la vita sa essere crudele, sembrare quasi ingiusta, ma la realizzazione personale di ciascuno dipende solo dalla propria forza interiore, dallo spirito di sacrificio, dalla volontà di rialzarsi, dalla capacità di vedere e accettare i propri limiti, per imparare a superarli.

Venerdì 19 dicembre, al Palaeventi di Roma, Manuel difenderà con i denti il titolo di campione italiano conteso per l’occasione da Massimiliano Ballisai, pugile torinese con all’attivo 17 vittorie di cui 10 per KO, e detentore del titolo di campione dei pesi leggeri della Comunità europea.

Lo slogan promozionale dell’evento l’ha partorito lo stesso organizzatore, Davide Buccioni: “Chi non viene è un pazzo!”.

I veri pazzi sono invece tutti quelli che ci saranno, controcorrente, a sostenere i due pugili, a riscoprire una disciplina che nobilita lo sport, ma prima di tutto, l’uomo.

 

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