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Il nuovo logo RoMe&You non piace. Petizione per abrogarlo

Secondo il 95% dei soggetti che hanno risposto a un sondaggio ANSA era meglio la Lupa

E' passata quasi una settimana dalla presentazione dei nuovi loghi di Roma Capitale, quello relazionale e quello istituzionale (qui il video), e la polemica non sembra affievolirsi. E' soprattutto quello relazionale a far discutere: se nel logo istituzionale, ora, appare solo la scritta 'Roma', senza più 'Capitale', nel nuovo brand turistico, la Lupa ha lasciato il capitello per far spazio ad uno scudetto sfondo 'rosso Roma', con la scritta 'RoMe & You', sovrastato da 5 palle di colori differenti. In molti non solo hanno criticato l'aspetto estetico, che per lo più sembra non piacere: nel mirino, anche la scelta della lingua inglese (leggi qui i "giudizi" del web).

A dare un seguito alle polemiche nate sui social network, arriva una petizione, sulla piattaforma Change.org (disponibile qui). "Si chiede l'abrogazione del nuovo logo relazionale di Roma Capitale 'RoMe & You', presentato il 10 febbraio dal sindaco di Roma, Ignazio Marino" – si legge nel testo della petizione.

Il motivo? "È un logo freddo e insipido, un vero oltraggio alla Storia millenaria di Roma, bocciato dal 95% delle persone che hanno risposto al sondaggio di ANSA.it e dall’Accademia della Crusca". Secondo il sondaggio Ansa, infatti, il 95% dei soggetti che hanno risposto non solo non apprezza il nuovo logo, ma preferiva la Lupa (qui il sondaggio).

"In Italia si deve avere il coraggio di dire no al provincialismo linguistico. Credo che nel ricorso, anzi all’abuso, nella comunicazione pubblica di tante parole inglesi, quasi sempre superflue, ci sia mancanza di un’attenta riflessione. Il ricorso a parole inglesi nella lingua italiana è accettabile quando manca nel nostro idioma un concetto simile a quello straniero. Altrimenti l’anglismo diventa superfluo. Quando si usano termini stranieri nella comunicazione pubblica bisogna pensare alla loro utilità, e soprattutto alla loro eventuale oscurità. I concetti devono sempre essere chiari e comprensibili per tutti. Altrimenti si fa un gioco inutile di parole e si dimostra provincialismo" – sono invece le parole di Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia, così come riportate dal quotidiano Il Tempo.

Stando ai commenti apparsi in calce alla petizione, l'opinione sembra condivisa. "Il logo non rappresenta la MIA città. Il nome di Roma non può essere inglesizzato. Nessun richiamo alla storia millenaria" – scrive A. "Nessuno si senta autorizzato a cancellare o sminuire la storia di Roma, neppure nei suoi simboli millenari e neppure se a farlo è qualcuno che inadeguatamente ed incidentalmente si ritrova ad esserne sindaco" – dice invece V. Insomma, tutti sembrano essere d'accordo: il simbolo "è inadeguato e non ci rappresenta", e, soprattutto, "non rappresenta Roma", come scrivono infine A. e R.

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