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Il mito di Evita rivive a Roma

In corso presso l’Ambasciata Argentina la mostra dedicata a Eva Perón

È in svolgimento presso l’Ambasciata Argentina di Roma, situata in Piazza dell’Esquilino, la mostra “Eva Perón in immagini”, un tributo ad una donna che è rimasta nei cuori del popolo argentino grazie alle grandi opere sociali realizzate a vantaggio delle classi più deboli e per la tenacia con la quale si è battuta per affermare i diritti delle donne.

EVITA. Eva Marìa Duarte, ultima di cinque figli, nasce nel 1919 a Los Toldos, un piccolo villaggio dell’Argentina rurale. Si trasferisce nella capitale Buenos Aires all’età di 15 anni per intraprendere la carriera di attrice. Nel 1944 conosce Juan Domingo Perón, che sposa nel 1945. Un anno dopo Perón, alla testa del Partito Giustizialista, diviene Presidente della Repubblica Argentina.

Negli anni a seguire il suo impegno in politica diventa sempre più diretto, portando all’emanazione di leggi che equiparano i diritti civili e politici tra uomo e donna; inoltre la sua attenzione per i temi sociali le fa guadagnare la fiducia della classe lavoratrice e del mondo sindacale. Nel 1947, un anno dopo la salita al potere di Perón, Evita intraprende un viaggio diplomatico della durata di tre mesi, in rappresentanza del governo argentino, in vari paesi dell'Europa tra cui l'Italia dove incontra Papa Pio XII. Nel periodo successivo al suo rientro in patria l’attenzione della “First Lady” argentina verso i poveri si intensifica e nasce la Fondazione Eva Perón, da lei presieduta, con l’obiettivo di fornire sussidi alle classi più disagiate, alle ragazze madri, agli anziani ed inoltre la promozione di colonie estive, la costruzione di ospedali e strutture sanitarie, l’edificazione di case popolari nonché l’organizzazione di eventi sportivi per le decine di migliaia di bambini e giovani delle famiglie meno abbienti.   

La favola di Evita si interrompe il 26 luglio del 1952 quando muore, dopo quasi 2 anni di malattia, alla giovane età di 33 anni. Al suo funerale partecipano oltre due milioni di persone. 

LA MOSTRA. Tra i corridoi e i saloni della splendida residenza romana dell’ambasciatore argentino troviamo la mostra fotografica in onore di Evita dove vengono anche riportati i passi più significanti della sua autobiografia “La razón de mi vida” (La ragione della mia vita), libro che dopo la sua morte ebbe un grandissimo successo in Argentina e venne anche tradotto in più lingue. Presente anche una proiezione di filmati d’epoca tra cui quelli dell'Istituto Luce che documentano la sua visita in Italia.

Ad accogliere i visitatori alla mostra troviamo la prof. Verónica Russo, responsabile della biblioteca dell’Ufficio Culturale dell'Ambasciata Argentina in Italia, a disposizione del pubblico per qualsiasi informazione sull’evento e sulle altre attività culturali dell'Ambasciata.

Curiosa la presenza tra i visitatori anche di un gruppo di giovanissime donne appartenenti all’Associazione Evita Perón, organizzazione no profit italiana che, traendo ancora oggi ispirazione dalla First Lady argentina, negli ultimi mesi ha promosso una petizione popolare per l’istituzione del reddito di maternità per le madri italiane.

È possibile visitare la mostra fino al 9 luglio nei giorni martedì e giovedì, dalle ore 17:00 alle 19:30. L'ingresso è libero previa prenotazione all’indirizzo di posta elettronica: cultura@ambasciatargentina.it.

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