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Il “Colosseo Quadrato” diventa casa Fendi

Eur Spa e Fendi, appartenente ad LVMH, hanno firmato un contratto d’affitto per 15 anni

Il quartier generale della maison Fendi si sposta a Palazzo della Civiltà Italiana, più noto come "Colosseo Quadrato", nel cuore dell’Eur.

Eur Spa (attualmente senza amministratore delegato, dopo le dimissioni di Mancini) e LVMH (colosso del lusso francese, appartenente al multimiliardario Bernard Arnault, di cui la maison romana Fendi dal 2001 è un satellite, oltre a Bulgari e Loro Piana, la cui acquisizione è recentissima), hanno firmato un contratto d’affitto per 15 anni.
Per quanto riguarda il canone, si parla ufficiosamente di circa 3 milioni di euro l’anno.

Nel comunicato ufficiale, si legge che l’accordo tra Eur Spa e Fendi prevede “la realizzazione, a pian terreno, su una superficie di circa 1000 metri quadrati, di un’ampia area espositiva, destinata a ospitare mostre e installazioni aperte al pubblico e volte a celebrare la creatività e l’artigianalità del genio italiano”.

Nonostante le prime polemiche, Pietro Beccari, Amministratore delegato di Fendi ha dichiarato che “è dal forte legame tra valori condivisi che nasce l’interesse verso il Palazzo della Civiltà”, e che è un orgoglio poterlo “restituire alla comunità, esaltando il patrimonio culturale italiano e rendendolo fruibile a tutti”.
La sede di Palazzo Fendi e Palazzo della Civiltà, “saranno il simbolo – ha continuato – delle radici romane, dell’italianità, di un continuo dialogo tra tradizione e modernità: elementi, questi, che caratterizzano da sempre Fendi”.

Puntiamo su Roma – ha infine concluso Beccari – Lo abbiamo dimostrato con il progetto di restauro della Fontana di Trevi (con un finanziamento di 2 milioni e 180 mila euro, ndr). Con il libro di Karl Lagerfeld sulle Fontane romane. Ora l'Eur. Pensiamo di valorizzarlo, portandoci i nostri progetti culturali. E quando sarà pronta la Nuvola di Fuksas la zona sarà un centro di modernità. E per noi farà da contraltare all'antico Palazzo Ludovisi Boncompagni che ora ci ospita a largo Goldoni”.

Negli obiettivi del programma di recupero sancito da una Convenzione tra il Ministro dello Sviluppo Economico, il Mibac e Eur Spa, cui seguirono gli interventi di restauro – ripulitura esterna (ad opera di Mibac; costo: 16 milioni di euro) e messa a norma degli ambienti interni (ad opera di Eur Spa; costo: 19 milioni di euro) – c’era però l’idea di realizzare, all’interno del ‘Colosseo Quadrato’, la Discoteca di Stato e l’Esposizione Permanente del Made in Italy e del design italiano.
Quindi, ciò che più desta dubbi, è che proprio uno dei soggetti firmatari della Convenzione, senza amministratore delegato e in attesa della nuova elezione di questi, abbia disposto dell’utilizzo del Palazzo della Civiltà, senza nemmeno indire una gara ad evidenza pubblica.

Per quanto riguarda il nuovo ad di Eur Spa, martedì il tavolo delle trattative è saltato: il cda che avrebbe dovuto ratificare la nomina del nuovo amministratore delegato, è slittato.
Si attende la nomina da parte del Consiglio dei Ministri, dato che Eur Spa per il 90% appartiene al Ministero dell’Economia. Per il restante 10%, al Comune di Roma.
Tra i più favoriti, Gianluca Lo Presti, nome caro a molti esponenti politici, tra cui Fassina; Paolo Novi, già direttore generale di Eur Spa; Luigi Lausi, commercialista.

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