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I romani non si fidano più del M5s, era grillina al tramonto?

A tre anni dall’insediamento della giunta Raggi in Campidoglio non c’è un solo municipio in cui il M5s sia il primo o il secondo partito

L'ultima chiamata alle urne degli italiani è stata per le elezioni Europee. A Roma ne è scaturito un terremoto politico, per quanto hanno sconvolto il quadro partitico precedente, dipinto dai consensi degli elettori. A tre anni dall' insediamento della giunta Raggi in Campidoglio non c'è un solo municipio in cui il M5s sia il primo o il secondo partito: in undici è avanti il Pd con la Lega che segue a ruota, in quattro la Lega è in testa e il Pd insegue.

Nel I Municipio (centro storico) e nel II (Parioli- San Lorenzo) il Pd stravince con rispettivamente il 41,28% e 40,28%; in centro la Lega è al 19,4% e il M5s ottiene un misero 10%, nel II la Lega è al 19,11%, e i grillini scendono al 9%. Il III Municipio (Montesacro) ha registrato la vittoria del Pd con il 32,7% dei consensi contro il 23,8% del Carroccio e il 16,8% del M5s. Successo dei Dem nche in IV Municipio (Tiburtino), dove però le cifre della vincita sono differenti: 28,6% il Pd, 26,7% la Lega, e oltre il 20,1% il M5s.

La Lega avanza e sorpassa il Pd soprattutto nelle zone popolari di Centocelle (V Municipio) e Tor Bella Monaca (VI Municipio): in V si avvicina al 30%, mentre il Pd è al 25,8%, e il M5s quasi al 20%, invece in VI Municipio la Lega raggiunge il 36,7%, e i pentastellati ottengono il loro migliore risultato nella Capitale, il 24,85%, mentre il Pd questa volta segue a distanza, con il 17,5%.

Al IX Municipio (Eur) il Partito Democratico vince superando il 30,7% dei voti, la Lega è al secondo posto con il 23,5%, e il M5s  si attesta al 18,2%. Nel XII Municipio (Monteverde), i Dem ottengono un importante riscontro risultando ancora vincitori con il 37%, dove la Lega è al 22,41%, e il M5s al 14,7%. All'Aurelio (XIII Municipio) successo di misura del Pd (28,85%) sulla Lega (28,23%). Il partito del Carroccio si attesta al primo posto nel X Municipio, conseguendo un 29,2% dei voti. Il Pd, malgrado il commissariamento del Municipio per Mafia Capitale, con l'arresto del presidente dem, si piazza secondo partito con il 23,78%, sorpassando, pur di poco, il M5s, attestato al 23,52%.

Secondo Andrea Catarci, ( Movimento Civico ) "Il voto europeo non lascia adito a dubbi. Roma non si fida più del M5s e si dirige verso un bipolarismo tra centro destra e centro sinistra".

Virginia Raggi commentando i risultati delle elezioni europee a Roma, ha dichiarato: "E' finito il tempo della semina, ora dobbiamo raccogliere puntando sulle periferie”.

Per Catarci, "la Sindaca, da una parte è convinta di avere finora lavorato bene al punto da attendersi un ritorno in termini politici ed elettorali, dall’altra è sicura di aver migliorato le condizioni delle periferie, visto che da esse si aspetta i consensi per la riscossa. Come primo passo va a Tor Bella Monaca a presentare il piano per potenziare il servizio notturno di trasporto pubblico.

Continuerà a muoversi come ha fatto finora, con attenzione ulteriore alla dimensione comunicativa e propagandistica, per far capire meglio la bontà delle scelte e delle azioni di questi tre anni, senza la minima intenzione di cambiare un approccio che, al contrario delle sue certezze, ha democraticamente penalizzato l’intera città, da tridente e parte interna alle mura aureliane fino ai lembi estremi".

"La Prima cittadina riparte fiera di sé stessa per la cavalcata dei restanti due anni – scrive l'ex presidente del Municipio VIII su 'affaritaliani.it' – rifiutando ogni autocritica sul recente passato, limitandosi a qualche imminente innesto in una giunta che di avvicendamenti ne ha già avuti troppi, riportando nulli vantaggi. E’ proprio quest’atteggiamento della Sindaca a certificare, più dei numeri, la fine dell’era grillina a Roma.

La sua compagine non ha più uno straccio di idea e di progetto con cui tentare di sostanziare il cambiamento promesso, non tiene in nessuna considerazione le sofferenze in aumento, si volta sistematicamente dall’altra parte rispetto ai problemi per evitarne la presa in carico, rifiuta persino di prendere atto di quello che la città urla quotidianamente e ribadisce nella cabina elettorale: così non va!". (Da un estratto di Andrea Catarci su "Affaritaliani.it")

 

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