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Guai per Barbara D’Urso: denunciata dall’Ordine dei giornalisti

La denuncia del Presidente Vincenzo Iacopino: “Basta con la speculazione sul dolore”. Ed è guerra aperta a colpi di post sui social network

Il Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei giornalisti Vincenzo Iacopino ha chiesto alla Procura della Repubblica di Roma e di Milano e all'Autorità Garante per la Comunicazione (Agcom) di aprire un fascicolo nei confronti di Barbara D'Urso, per il reato di esercizio abusivo della professione. 

Le interviste strappalacrime che hanno reso celebre la conduttrice televisiva, infatti, sono, a parere del Presidente dell'Ordine dei giornalisti, "realizzate con modalità che non tengono conto di esigenze quali la difesa della privacy e/o il coinvolgimento dei minori, dinnanzi a cui finanche il diritto di cronaca trova un limite".

Le dure parole del presidente, che accusa Barbara D'Urso di svolgere mansioni specifiche della professione giornalistica senza rispettarne le regole e senza avere titoli per svolgerle (la Barbara D'Urso non è iscritta all'Albo dei giornalisti, rammenta Iacopino), si possono leggere nell'esposto/denuncia pubblicato ieri dal Presidente Iacopino proprio sulla sua pagina Facebook.

Basta quindi con la speculazione sulle tragedie per aumentare l'audience e gli ascolti. Questo è il punto sollevato dal Presidente dell'Ordine che tira in ballo la conduttrice Mediaset come esempio di cattiva informazione. Cattiva perché, come si legge nella pagina Facebook di Iacopino, per aumentare gli ascolti la "morte diventa spettacolo" e in nome della libertà di informazione "si può triturare (…) la reputazione dei morti e la vita di chi è rimasto, anche se ha tra 4 e 14 anni".

E a proposito di ascolti, ha le sembianze di una replica la foto pubblicata poco fa proprio dalla D'Urso sul suo profilo Instagram, in cui si compiace dei più di tre milioni di telespettatori che sono rimasti incollati ai teleschermi per seguire il suo Pomeriggio Cinque, condita dall'hashtag #onestà. Anche se una replica ufficiale della conduttrice, però, ancora non è arrivata. A parte una piccola battuta: "Siamo sotto testata giornalistica e voglio e ho il dovere di informarvi", pronunciata all'apertura della puntata di ieri di Pomeriggio Cinque. Sembra, con un po' più di enfasi del solito. 

Intanto, sull'onda della polemica, sempre su Facebook, si lancia in un giudizio anche Selvaggia Lucarelli, con una difesa della conduttrice basata sul principio del "mal comune mezzo gaudio". Un arringa un po' prolissa e non molto convincente, quella della web influencer.

La guerra alle "soubrette" è quindi ufficialmente iniziata a colpi di denunce e di botta e risposta sui social network. Chi vincerà? 

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