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Giovani e alcol, 1 su 4 ne abusa. Le statistiche allarmanti
Giovani e alcol. "L'alcool è la sostanza di gran lunga più usata. In un contesto di scuola superiore sappiamo che almeno il 50 per cento consuma alcol in modo regolare, e 1 su 4 è un consumatore a rischio. Sanno poco degli effetti dell'alcol sul cervello e dovrebbe essere questo l'aspetto più enfatizzato a livello di informazione". A parlare è Emanuele Scafato, direttore dell'Osservatorio Nazionale sull'Alcol dell'Istituto Superiore di Sanità in occasione dell'incontro 'Giovani e Alcol' organizzato dagli studenti del Liceo Giulio Cesare di Roma nell'ambito della settimana dello studente, una settimana in cui i protagonisti – ha spiegato Giacomo Grasso, rappresentante d'Istituto – sono gli studenti che organizzano corsi per approfondire argomenti su temi diverse.
Non perderti in un bicchiere. “A breve ripartirà anche la campagna 'Non perderti in un bicchiere’ – ha proseguito Scafato – Il nostro vuole essere un consiglio di buon senso. Un bicchiere è anche troppo, al di sotto dei 18/21 anni, non bisognerebbe proprio bere: è un messaggio che deve passare a loro ma anche alle famiglie”.
Proibizionismo? No. Scafato avvisa: “Non vi dirò di non bere ma voglio fornirvi gli strumenti per fare scelte informate”. , ha detto ai ragazzi presenti.
Alcol prima causa di morte tra i giovani. “L'alcol è ancora la prima causa di morte tra i giovani in Italia, in Europa e nel mondo. Non esisterà mai una legge che tuteli i ragazzi 24 ore su 24, per cui facendo crescere la consapevolezza e la conoscenza possiamo fornire tutto quello di cui un ragazzo ha bisogno per riuscire a gestire se stesso”. – continua Scafato.
Le statistiche. I dati ISTAT dicono che nel 2012 gli incidenti stradali hanno provocato la morte di oltre 3mila 500 persone. Secondo i dati ANIA, sono stati rilevati invece circa 3 milioni di incidenti e circa 900 mila feriti. Degli incidenti nelle statistiche ISTAT, quelli legati al comportamento errato del conducente sono circa l’80% del totale, tra guida distratta, mancato rispetto delle regole del codice stradale o velocità troppo elevata.
Le statistiche a livello europeo, chiariscono meglio le dinamiche. In UE, 1 incidente su 4 (25%) è attribuibile all’alcol. Il 96% delle persone coinvolte in questo tipo di incidenti è rappresentata da individui di sesso maschile, di cui il 33% giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni. Secondo i dati, inoltre, come spiega ANIA, i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni sono quelli per i quali è più elevato il rischio di provocare o subire un incidente: le stime più recenti riportano che il 25% degli incidenti per i giovani compresi tra i 18 e i 24 anni sono attribuibili all’alcol.
Da parte sua, anche l’Istituto Superiore di Sanità stima che gli incidenti stradali alcol correlati in Italia sono pari al 30-35% del totale degli incidenti. Da un’analisi condotta nel 2012 nell’ambito del XX Rapporto ACI-CENSIS su consumo di alcolici e comportamenti alla guida emerge che il 13,8% dei guidatori non si astiene dal consumare alcol anche quando sa di doversi mettere alla guida e che tra questi, l’8,2% si espone a un grave rischio fidandosi della propria capacità di ‘reggere’ l’alcol o ritenendo che l’alcol non sia un problema per la propria condotta di guida.
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