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Frana a Ischia, l’architetto Fuksas: “Attenti, il 90% delle scuole non è a norma”

“Nel nostro paese il condono per abusivismo è visto come una sanatoria, è follia”

Massimiliano Fuksas

Massimiliano Fuksas

Dopo la frana che ha sconvolto Ischia uccidendo 7 persone, l’architetto e designer internazionale, Massimiliano Fuksas, ospite della serata del 27 novembre del talk show In Onda, ha tirato fuori quello che è il dato agghiacciante sulla sicurezza ambientale degli edifici pubblici e delle scuole nelle nostro paese:

“Il 90% scuole in Italia non è assolutamente a norma. Il condono è visto come una sanatoria. Quando c’è un condono, la gente con la velocità del suono si affretta a costruire, per poi poterlo condonare, è una follia. Questo è un paese non governato, il territorio non è governato e non vuole essere governato. Nessuno parla di questo in campagna elettorale”. 

All’estro nessuno costruisce senza permesso, mai

“Come è la situazione negli alti paesi?” domanda Paolo Mieli a Fuksas, che risponde: “In Europa non c’è l’abusivismo. Noi abbiamo 7/8 milioni di case abusive, più della Turchia, ho visitato i quartieri abusivi di Ankara ed Istanbul. Noi siamo arrivati ad avere numeri enormi tra piccolo e grande abusivismo, c’è un rischio grande.

La ricetta all’estero è che non c’è l’idea di abusivismo, non so tradurre il termine abusivo all’estero, io dico che è una costruzione senza permesso di costruire. Non pensano lontanamente a questo concetto, si chiede la licenza per costruire, ci sono dei tempi vincolanti dopo aver richiesto i permessi. La colpa non è dei cittadini, la burocrazia e l’apparato dello Stato non funzionano”.

Il rapporto Legambiente 2021 sull’edilizia scolastica

Secondo il report di Legambiente sulla Qualità edilizia scolastica e servizi 2021 in Italia un edificio scolastico su due non dispone ancora del certificato di collaudo statico (46,8%), di agibilità (49,9%), prevenzione incendi (43,9%). Aumenta raggiungendo il 41% la percentuale degli edifici che necessitano di manutenzione urgente a differenza del 29,2% del 2019. Davvero pochi i nuovi edifici costruiti con criteri di bioedilizia, sono lo 0,9%. Sono solo 387 quelli classificati in classe energetica A.

Il rapporto Legambiente “Ecosistema scuola” fotografava anche un’Italia tagliata in due sulla qualità dell’edilizia nella scuola dello stivale: “il divario tra le scuole del Centro-Nord e quelle del Sud e delle Isole: troppe ancora le emergenze strutturali e le disuguaglianze. Nel Meridione il 56% degli edifici necessità di interventi urgenti contro il 36% di quelli del Nord. Restano troppo pochi al Sud i servizi legati al servizio mensa, al trasporto scolastico e al tempo pieno, quest’ultimo attivo solo nel 16% delle scuole”.