Prima pagina » Cronaca » Tragedia a Ischia, sono sei i corpi ritrovati travolti dal fango o rimasti all’interno di case crollate

Tragedia a Ischia, sono sei i corpi ritrovati travolti dal fango o rimasti all’interno di case crollate

I soccorritori non hanno mai spesso di operare, giorno e notte. Si cercano ancora i dispersi

Casamicciola Terme, Vigili del fuoco cercano tra i detriti e il fango

Casamicciola Terme, Vigili del fuoco cercano tra i detriti e il fango

Salgono a sei i morti nella frana che si è verificata il 26 novembre, a causa del maltempo, nel comune di Casamicciola Terme, nell’isola di Ischia, dove una porzione del monte Epomeo si è staccata ed è rovinata verso il mare, trascinando tutto ciò che ha incontrato sul suo percorso: alberi, auto, case, persone.

Oggi, 27 novembre 2022, con la pioggia che ha smesso di cadere, le ricerche stanno portando alla luce i corpi delle persone che risultavano disperse da ieri mattina, travolti da fango e detriti o rimasti all’interno di case che sono crollate.

Dopo il ritrovamento nella giornata di ieri della donna di 31 anni, questa mattina è stato trovato il cadavere di una bimba, fiutato dai cani impegnati nelle ricerche all’interno di una casa travolta. Si tratta di una bambina di circa sei anni: il cadavere era sotto un materasso. Un altro corpo, di una donna anziana, è stato trovato sempre nella zona di via Celario.

Nel pomeriggio, poi, all’obitorio dell’ospedale di Rizzoli a Lacco Ameno sono arrivati anche il corpo una 50enne di nazionalità bulgara e quello di ragazzo di circa 16 anni, forse fratello della bambina di circa 6 anni trovata stamattina. All’obitorio sono in arrivo altri due corpi, che apparterrebbero a una donna e a un neonato.

Tra quelle stesse rovine i soccorritori continuano a scavare per verificare la presenza di altre persone. Alle 18 in Prefettura a Napoli nuovo vertice per il bilancio ufficiale della situazione.

Gli sfollati ospitati negli alberghi, sono 167 persone

Da qualche ora a Casamicciola non piove più e la luce del giorno illumina il fango e la melma che hanno rivestito la contrada del comune ischitano travolta, ieri intorno alle 5, da una frana. Si cercano ancora i dispersi. Questa mattina sono stati trovati i corpi di una bambina e di una donna anziana, mentre ieri era stata accertata la morte di una donna: è una 31enne del luogo, Eleonora Sirabella.

Il suo cadavere è stato trovato ieri nei pressi di via Celaro. I feriti sono quattro, di cui uno trasferito in prognosi riservata al Trauma center dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Gli sfollati sono 167: i più hanno passato la notte negli alberghi e poi c’è chi ha preferito trovare una soluzione autonoma.

Soccorritori in attività tutta la notte, encomiabili

La conta dei danni sarà dolorosa e lunga. I soccorritori non hanno mai spesso di operare, agendo nella notte con il buio squarciato da potenti fari alimentati da gruppi elettrogeni. Cumoli di fango e detriti, in alcuni punti alti fino a due metri, sono stati rimossi con escavatori e pale. 

Le unità impegnate sono 220 tra polizia, carabinieri e guardia di finanza, oltre ai 150 vigili del fuoco. Sul posto anche i Forestali con i droni. Le immagini dall’alto, riprese dall’elicottero dei carabinieri, raccontano la devastazione. Il grigio di ieri ha lasciato il posto ai colori vividi della natura con ampie zone di fango che ha colorato di marrone anche il mare sotto la costa.

Sono 15 gli edifici coinvolti, in corso verifiche casa per casa

“Le abitazioni coinvolte dalla frana – specifica il prefetto di Napoli Claudio Palomba a margine di un incontro mattutino con la stampa – al momento dovrebbero essere 15″. “Il tempo – aggiunge – oggi ci aiuta di più e quindi si sono messe in moto tutta una serie di ulteriori attività anche di identificazione degli edifici, di rilevazione dei contatori, in modo da verificare eventuali edifici dove non c’è più corrente”.

All’opera c’è uno “sforzo collettivo” supportato dall’ausilio di mezzi e strumenti di vario tipo, “anche estremamente attuali e moderne”. “Con un tempo migliore, oggi verranno intensificate le attività e speriamo – conclude Palomba – anche di avere buone notizie sui dispersi”. (Dire)