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Festa della Repubblica, la sovranità appartiene davvero al popolo?

Per la celebrazione del 2 giugno, giova ricordare l’art. 1 della Costituzione: messo sempre più a rischio da insopportabili ingerenze delle élites (anche e soprattutto) internazionali

Frecce Tricolori al Vittoriano durante la Festa della Repubblica

Frecce Tricolori al Vittoriano durante la Festa della Repubblica

C’è un ancestrale fil rouge che unisce (e non a caso) la Festa della Repubblica alla Costituzione italiana. E forse ricordare questo indissolubile legame non è mai stato così importante come quest’anno. Visto che, mancando ormai meno di 12 mesi alle Politiche 2023, sono ripartite le intromissioni delle élites (anche e soprattutto) internazionali.

Frecce Tricolori al Vittoriano durante la Festa della Repubblica
Frecce Tricolori al Vittoriano durante la Festa della Repubblica

La Festa della Repubblica

Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica italiana, nata in questo stesso giorno del 1946 all’indomani del referendum istituzionale che la opponeva alla Monarchia. Una consultazione i cui esiti continuano a far discutere la storiografia, benché siano ormai universalmente riconosciuti. Al genetliaco del Belpaese avrebbe quindi fatto seguito il battesimo rappresentato dall’entrata in vigore della Costituzione, il 1° gennaio 1948. Eventi che giova rievocare in questo particolare periodo temporale in cui i princìpi fondanti della nostra Carta fondante appaiono (nuovamente) a rischio.

Parata del 2 giugno per la Festa della Repubblica
Parata del 2 giugno per la Festa della Repubblica

L’ultimo attacco (in ordine cronologico) è arrivato, sulla scia del segretario dem Enrico “stai sereno” Letta, dall’istituto americano Goldman Sachs. Secondo cui, come riferisce Il Tempo, «le elezioni politiche del 2023 sono un rischio per l’Italia. Se vincesse la destra i mercati punirebbero il Paese».

Goldman Sachs
Goldman Sachs

Un “avvertimento” che ha mandato su tutte le furie Giorgia Meloni, presidente di FdI. La quale ha replicato che «prima o poi arriverà il giudizio del popolo italiano, piaccia o meno» alla banca d’affari newyorchese.

La sovranità appartiene al popolo?

In effetti, è piuttosto facile preconizzare che un’eventuale vittoria melonian-salviniana verrebbe osteggiata in ogni modo dai cosiddetti “poteri forti”. Cominciando dal Quirinale, che potrebbe mettersi di traverso alla formazione dell’esecutivo come accaduto nel 2018, col veto alla nomina di Paolo Savona a Ministro dell’Economia. Passando per l’Europa, che prevedibilmente tornerà inflessibile sulle Manovre come quattro anni fa, dopo aver chiuso entrambi gli occhi su quelle dei Governi Conte-bis e Draghi. E culminando proprio coi burattinai della finanza che, oltre all’ipoteca sui conti pubblici costituita dal PNRR, potrebbero sempre rispolverare l’odiatissimo spread.

Mario Draghi con la mano sul viso, Bamba della settimana
Mario Draghi

A monte, comunque, c’è che normalmente i destini di una Nazione li decidono i cittadini, benché ormai il Belpaese sembri essersi assuefatto all’attuale stato di democrazia sospesa. Basti ricordare che dal 2011, dal “golpe bianco” ai danni dell’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, non c’è più stato un Premier designato dagli Italiani. E che da allora, in 10 degli ultimi 11 anni è (stato) al potere un partito – il Pd – che non vince un’elezione (nazionale) dal 2006. E che, en passant, ha contribuito come nessun altro all’impennata del debito italiano, come ha spiegato Il Giornale ai banchieri della Grande Mela.

Silvio Berlusconi non convinto
Silvio Berlusconi

Alle urne, però, si vince con le idee, non per tramite di ingerenze che concettualmente non appaiono dissimili da quelle dei fantomatici hacker russi negli Usa. E che in ogni caso non sono meno insopportabili se sono politically correct.

Costituzione, Festa della Repubblica
La Costituzione italiana

Per questo, l’augurio migliore per questo 2 giugno è quello di ripassare l’articolo 1 della nostra Costituzione. Che recita tra l’altro che “la sovranità appartiene al popolo”. Buona Festa della Repubblica a tutti!