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Falsi matrimoni, smantellato il “supermarket della cerimonia”

Un vero giro d’affari di falsi matrimoni, tanto che lo stesso giudice dell’udienza preliminare lo chiama “Un supermarket della cerimonia”

Due sposi con le manette

Un vero giro d’affari quello dei falsi matrimoni, tanto che lo stesso giudice dell’udienza preliminare lo chiama “Un supermarket della cerimonia, tanto che in più di un’occasione le strade delle neo coppie si erano immediatamente separate”.

Una organizzazione ben oleata che consentiva a persone provenienti dall’estero di ottenere il permesso di soggiorno passando per il vincolo del matrimonio. E il matrimonio si faceva davvero, solo che gli sposi si conoscevano a malapena e spesso non si sarebbero rivisti più dopo essere convolati a nozze.

I fatti risalgono agli anni tra il 2014 e il 2019, nelle colline Toscane ma il processo sta iniziando ora e alla prima udienza arrivano anche le prime condanne.

Uno strano movimento intorno alla stessa persona H.S., che ha attirato l’attenzione della guardia di Finanza. I matrimoni, tutti celebrati tra Livorno e Rosignano, sarebbero serviti a far ottenere il permesso di soggiorno.

A capo dell’organizzazione ci sarebbe un uomo di 58 anni, cittadino di Santo Domingo, che attraverso alcuni fidati collaboratori trovava gli sposi e i testimoni necessari a convolare a nozze, in alcuni casi si occupavano anche di intrattenere rapporti con le ambasciate di provenienza degli stranieri.

Secondo il giudice “Procurava loro indirizzi fittizi dove apparentemente stabilizzarsi”.

Falsi matrimoni: le accuse e le condanne

All’udienza preliminare gli imputati sono accusati di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e induzione in falso in atto pubblico, con i funzionari dello Stato civile ignari di quanto accadeva.

Sarebbero 24 gli stranieri ad aver beneficiato del giro di matrimoni falsi ricevendo il permesso di soggiorno, mentre ai cittadini che si prestavano alla finta cerimonia il compenso arrivava anche a qualche migliaio di euro.

Le condanne più alte sono per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, un anno di reclusione e mille euro di multa, per 9 imputati. Tutti gli altri hanno condanne non superiori ai dieci mesi.

A maggio la prossima udienza dove si deciderà anche per la responsabilità di altri 22 imputati chiamati a processo proprio durante l’udienza preliminare.