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F. P. Tronca ha firmato ordinanza a contrasto infestazione topi

L’ordinanza prescrive ai titolari immobili e ai proprietari attività connesse produzione, conservazione o distribuzione alimenti a fronteggiare proliferazione ratti e topi

Il Commissario Straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, ha firmato un'ordinanza che rafforza l'azione di contrasto alle infestazioni di popolazioni murine (ratti e topi) e affianca le incessanti attività di deratizzazione e disinfestazione messe in campo negli ultimi mesi dall'Amministrazione e da Ama. Così in un comunicato il Campidoglio.

Il provvedimento è stato attentamente studiato per coniugare le attività di controllo del fenomeno con gli obiettivi propri della lotta integrata, puntando a minimizzare l'utilizzo dei prodotti chimici nel rispetto dell'ambiente. Per ottenere risultati apprezzabili è necessario, infatti, che unitamente ai trattamenti periodici – siano essi effettuati con rodenticidi che con trappole meccaniche – sia sempre portata avanti un'azione di controllo di tutti i fattori che favoriscono l'insediamento e lo sviluppo delle colonie di roditori, tra i quali l'alta concentrazione di risorse alimentari derivanti dai rifiuti, solidi e liquidi, prodotti dalle attività umane, e la disponibilità di spazi utili alla nidificazione e alla riproduzione delle specie infestanti.

L'ordinanza prescrive, dunque, a tutti coloro che hanno la disponibilità o la titolarità di immobili e spazi, siano essi privati, enti e amministratori di condominio, e ai proprietari, titolari o gestori di attività connesse alla produzione, conservazione o distribuzione di alimenti (come ad esempio bar, ristoranti, tavole calde, etc.) e di aziende ricettive dove si svolge l'attività di deposito, produzione, commercio e somministrazione di prodotti alimentari, comportamenti necessari (come ad esempio pulizia e manutenzione costante degli spazi, rimozione dei rifiuti, deratizzazione, etc.) a fronteggiare la prolificazione di ratti e topi. Il rispetto dell'ordinanza sarà assicurato dai Municipi, a mezzo della Polizia Municipale e dei Dipartimenti di Prevenzione delle Asl, che nel caso di inadempienze potranno comminare sanzioni che vanno da 50 a 500 euro.

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