Esplosione Roma via dei Gordiani: morto Claudio Ercoli, l’ispettore di piazza Eni
Ercoli, 55 anni, ispettore di piazza presso l’impianto di rifornimento Eni, aveva subito ustioni di terzo grado su oltre il 50% del corpo

Oggi è giunta la notizia che ha commosso il quartiere Prenestino: è morto all’ospedale Sant’Eugenio, Claudio Ercoli, uno dei due feriti più gravi nell’esplosione del distributore di benzina in via dei Gordiani. La sua morte, dopo giorni di lotta, è stata confermata dalla Asl Roma 2.
Il tragico epilogo dopo l’esplosione di via dei Gordiani
Ercoli, 55 anni, ispettore di piazza presso l’impianto di rifornimento Eni, aveva subito ustioni di terzo grado su oltre il 50% del corpo. A causa della gravità delle sue condizioni, l’uomo era stato sottoposto a un intervento chirurgico complesso nella giornata di ieri, mirato a coprire le sue ferite con innesti di pelle omologa. Nonostante gli sforzi straordinari dell’équipe medica, la situazione clinica di Ercoli è progressivamente peggiorata, portando infine al decesso.
Secondo quanto riportato dalla Asl Roma 2, “il trattamento intensivo e specialistico è stato fatto per tutto il possibile, ma il paziente non è riuscito a superare la gravità delle lesioni riportate”. L’ispettore, ricordato da chi lo conosceva come una persona altruista e sempre pronta ad aiutare, aveva subito il drammatico incidente mentre era all’interno della sua auto, avvolta dalle fiamme, fino a essere soccorso da un carabiniere che lo ha trasportato in ospedale.
La commozione della città e del sindaco Gualtieri
Anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso il suo cordoglio, dichiarando: «Con profondo dolore, ho appreso della tragica scomparsa di Claudio Ercoli, rimasto gravemente ferito nell’esplosione di venerdì scorso. In questo momento di tristezza, tutta la città si unisce nel cordoglio per questa perdita».
La situazione degli altri feriti
Mentre la città piange la morte di Ercoli, le condizioni degli altri feriti sono ancora gravi. L’altro uomo coinvolto nell’incidente, che ha riportato ustioni sul 25% del corpo, è ancora in condizioni critiche, ma stabili. La prognosi, al momento, rimane riservata. Il vice ispettore di polizia Marco Neri e l’agente Francesco D’Onofrio sono stati trasferiti al Policlinico Umberto I, dove oggi si sottoporranno a un intervento chirurgico per ricostruire le parti del corpo danneggiate dalle ustioni.
Nonostante le gravi ferite, la prognosi di Neri e D’Onofrio lascia ancora qualche speranza. L’intervento chirurgico è delicato, ma ci si augura che la professionalità degli specialisti possa aiutare a salvare loro la vita.
Il chiarimento sulla vicenda dell’impianto di rifornimento
Nel corso delle ultime ore, è emerso un equivoco riguardo alla proprietà dell’impianto di rifornimento coinvolto nell’esplosione. Inizialmente si era diffusa la voce che la vittima fosse un dipendente della Eni, ma la compagnia ha prontamente smentito la notizia, sottolineando che l’impianto in questione è di proprietà della Ecogasauto Srl, la quale utilizza il marchio Eni per la distribuzione del carburante. L’azienda ha precisato che non vi è alcun legame con l’incidente.
Roma alle prese con l’emergenza incendi
Questa tragedia si inserisce in un contesto di crescente emergenza a Roma, dove negli ultimi giorni si sono verificati numerosi incendi, soprattutto nei dintorni della capitale. Oggi, a Fiumicino, è scoppiato un nuovo rogo che ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. La capitale sembra non trovare pace: i pompieri sono alle prese con una serie di interventi su vari fronti, ma la situazione non accenna a migliorare. I cittadini e le istituzioni sono chiamati a collaborare per prevenire ulteriori danni e tragedie.