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Esplosione a Roma: la donna avrebbe 3 case di proprietà

Giovannina Serra nega ogni accusa ma la sua posizione si fa sempre più grave

Si aggrava la posizione di Giovannina Serra, la 82enne di origine sarda accusata di essere responsabile dell'esplosione avvenuta due notti fa in via Giuseppe Galati, alla periferia di Roma, che ha provocato la morte di un uomo di 50 anni e il ferimento di 21 condomini. L'agenzia Ansa riferisce che gli investigatori  sono sempre più convinti che all'origine del gesto dell'anziana sfrattata ci sarebbe il risentimento di dover abbandonare l'appartamento dove viveva da 20 anni.

Per queste ragioni, la Procura si accinge a chiedere la convalida del fermo per strage e omicidio e la contestuale emissione dell'ordinanza di custodia cautelare. Sono molti – continua l'Ansa –  gli elementi che inchiodano l'anziana, la quale continua a proclamarsi innocente. Primo tra tutti il fatto che ieri sera quando è stata fermata sono state trovate tracce di bruciature sui suoi vestiti e sui capelli. Inoltre nella sua abitazione, un'altra rispetto a quella dove c'è stata l'esplosione, sono stati trovati biglietti dal contenuto analogo a quello ("non vi godrete la casa") trovato sul parabrezza di un'auto in via Galati. Inoltre nel suo nuovo appartamento sarebbe stato trovato un pezzo di stoffa simile a quello sequestrato all'interno dell'abitazione in cui c'è stata l'esplosione.

Gli inquirenti sospettano che questo pezzo di stoffa potrebbe essere stato utilizzato per innescare lo scoppio e gli esperti sono al lavoro proprio per accertare il tipo di innesco che ha provocato l'esplosione. In queste ore si è scoperto che la donna, che attualmente si trova nel carcere Rebibbia, avrebbe 2 case, situate a Roma e provincia, oltre che una in Sardegna, regione della quale è originaria. Giovannina Serra da qualche giorno si era trasferita in una casa in affitto a circa un chilometro di distanza dal palazzo nel quale si è verificata la deflagrazione l'esplosione ed è stata rintracciata lì ieri sera dagli agenti del commissariato San Basilio: oltre che con i capelli e i vestiti bruciati, l'hanno trovata ferita ad un piede.

La donna si sarebbe giustificata dicendo di essere inciampata. Intanto oggi si è svolta l'autopsia sul corpo della vittima, un operaio di 50 anni padre di due bambini, mentre a breve sarà disposta una consulenza grafica per accertare se i biglietti scritti a mano siano attribuibili all'anziana. Nel frattempo si apprende che le 25 persone sfollate sono state ospitate da parenti e amici.

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