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Enna, disabile violentata in struttura per malattie mentali: fermato operatore sanitario

La disabile è stata violentata in una struttura sanitaria per malattie mentali proprio da un operatore ed è in stato di gravidanza

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Disabile violentata. C’e’ un fermato per il grave stupro ai danni di una paziente ricoverata all’Oasi di Troina, istituto per la cura delle disabilità mentali in provincia di Enna.

Si tratta di un 39enne, operatore sociosanitario dipendente della struttura di Troina da due anni, che è accusato di violenza sessuale aggravata. Il fermo, disposto dalla procura di Enna diretta da Massimo Palmeri, è stato eseguito dagli agenti della squadra mobile.

Ad avviare le indagini era stata la denuncia dei genitori della vittima, che è affetta da una malattia genetica. La vittima inoltre si trova in stato di gravidanza. La violenza è avvenuta nel periodo in cui la ragazza è stata in cura presso l’Irccs di Troina.

Disabile violentata: è incinta

A fare scattare la denuncia da parte dei genitori, presentata circa un mese fa, la comunicazione da parte della struttura dello stato di gravidanza della figlia.
La squadra mobile di Enna ha così convocato i vertici dell’oasi, oltre che gli addetti ai servizi, i medici e gli operatori sociosanitari. Il racconto del 39enne è stato confuso e pieno di inesattezze. Poi la prova decisiva giunta con l’esame del Dna estratto da un campione di saliva e che ha portato alla confessione. L’uomo era riuscito a entrare nella struttura nel corso del lockdown, quando si era sviluppato un focolaio di coronavirus all’interno dell’Oasi.

Omertà nella struttura sanitaria?

Dalle indagini è poi emerso che nessuno della struttura sanitaria si era accorto dello stato di gravidanza della ragazza. Gli interrogati infatti avevano ipotizzato che il suo aumento di peso potesse dipendere dal fatto che durante il lockdown ai degenti era stato permesso di mangiare di più o che i farmaci somministrati a volte erano causa di una irregolarità del ciclo.


La Procura, con i sostituti Stefania Leonte e Orazio Longo, continuerà le indagini per chiarire tutti gli aspetti della vicenda e valutare eventuali responsabilità da parte di altri.

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