EMERGENZA SANITARIA – File infinite negli ospedali romani, pronto soccorso al collasso | Qui i pazienti in barella per oltre 24 ore senza cure

Emergenza sanitaria - www.flickr.it - Romait.it
Pronto soccorsi preso d’assalto nella capitale italiana. C’è chi ha fatto una proposta per tutelare la salute dei cittadini.
Roma è una delle città più belle in assoluto, anche perché custodisce un patrimonio artistico-culturale degno di tutto rispetto. Per non parlare dei bellissimi borghi, molti dei quali sono definiti più belli d’Italia.
Ovviamente ci sono anche dei lati negativi della faccenda e uno di questi è rappresentato dai mezzi di trasporto pubblico. Infatti ci sono spesso dei disagi che costringono i pendolari a optare per altre soluzioni per raggiungere i posti di lavoro o altro.
Da non dimenticare il problema legato alla Sanità. Ci sono tante lamentele, soprattutto per le liste d’attesa che sembrano infinite e chi non ha la possibilità di pagare può rischiare la vita.
Sul sito romatoday.it è stata riportata una notizia che ha allarmato coloro che necessitano inevitabilmente di cure e spesso ci sono delle difficoltà. Una star dei social è intervenuta lanciando una proposta con la speranza di avere l’attenzione da parte degli alti vertici. Molti sono concordi nel dire che potrebbe davvero rivoluzionare in positivo la situazione sanitaria italiana.
Settore sanitario di Roma, in arrivo Grandi cambiamenti
La persona in questione, nota su Tik Tok con l’account Minerva Salute, non è altro che Solange Fugger (la primaria più giovane d’Italia in un Pronto soccorso di Roma ovest). Al centro dell’attenzione c’è il Pronto soccorso, in quanto dal suo punto di vista è utilissimo.
Tuttavia molti medici non hanno grandi mezzi o strumenti per fare delle diagnosi accurate al paziente. Di conseguenza, per precauzione consigliano di andare al Pronto soccorso. Questo comporta che sono colmi di persone che chiedono di essere visitate e i codici di bassa intensità vengono messi da parte per dare priorità ai casi peggiori.

Sale operatorie mai più chiuse, la soluzione c’è
Infatti ha riferito che a gennaio ci sono stati tanti pazienti in attesa al punto tale che al San Camillo non sono state aperte le sale operatorie per gli interventi. Per questo motivo ha menzionato le case di comunità ottime per offrire assistenza sanitaria e assicurare un servizio efficace alla popolazione, soprattutto quella più anziana. Così facendo il numero di ospedalizzazioni, anche quelle più urgenti, si può ridurre drasticamente.
Una proposta che è stata già messa in pratica sia in alcune strutture sanitarie italiane che europee. “Perché non mettiamo a turno un medico di medicina generale, e di notte la guardia medica a vedere i codici verdi e blu? Potrebbero così aiutare nello smaltimento proattivo di codice di bassa intensità, che una volta valutati con analisi, ecografi e radiografia se serve, possono essere trasferiti nella parte di alta intensità o di necessità di ricovero”.