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E se il concordato fiscale diventasse per tutti il modo di pagare le tasse?

La possibilità che il concordato fiscale diventi la forma abituale di pagare le tasse per liberi professionisti e imprenditori italiani nel futuro dipende da alcuni fattori

Pagare meno tasse è possibile?

Tasse - Depositphotos - RomaIT.it

Il concordato fiscale rappresenta un meccanismo attraverso il quale si cerca di raggiungere un accordo tra il contribuente e l’amministrazione fiscale per la determinazione delle imposte da pagare. Questo strumento può essere utilizzato in vari contesti, tra cui la risoluzione di dispute fiscali o la regolarizzazione di situazioni tributarie complesse.

Modernizzare e semplificare il sistema tributario italiano

L’obiettivo principale del concordato fiscale è di facilitare il contribuente nella definizione degli obblighi tributari, offrendo al tempo stesso alla pubblica amministrazione la possibilità di incassare le entrate in modo più efficiente e rapido.

Il concordato fiscale può assumere diverse forme, inclusi accordi preventivi per l’uso di prezzi di trasferimento, regimi di dichiarazione basati su standard settoriali, o accordi per la risoluzione di controversie. La sua applicazione è particolarmente rilevante per liberi professionisti e imprenditori, i quali spesso si trovano a dover gestire questioni fiscali complesse a causa della natura variabile dei loro redditi e delle spese deducibili.

La possibilità che il concordato fiscale diventi la forma abituale di pagare le tasse per la maggior parte dei liberi professionisti e imprenditori italiani nel futuro dipende da diversi fattori. Tra questi, la volontà politica di promuovere tali meccanismi come strumento principale di compliance fiscale, l’efficacia del sistema nel ridurre le controversie e nell’incrementare le entrate statali, e la capacità dell’amministrazione fiscale di gestire un numero elevato di accordi individuali.

Il ruolo chiave della digitalizzazione nel concordato fiscale

Inoltre, l’evoluzione del concordato fiscale come metodo prevalente per il pagamento delle tasse richiederebbe un approccio più collaborativo tra fisco e contribuenti, nonché investimenti significativi in tecnologie digitali per semplificare e velocizzare i processi di negoziazione e accordo. La digitalizzazione potrebbe giocare un ruolo chiave, permettendo una gestione più efficiente dei dati e facilitando la comunicazione tra le parti.

L’adozione su larga scala del concordato fiscale potrebbe portare diversi vantaggi, tra cui una maggiore certezza sul carico fiscale per imprenditori e liberi professionisti, una riduzione delle controversie tributarie, e un incremento della compliance volontaria.

D’Ambrogio: “Sì al concordato fiscale ma cambio di mentalità”

Del concordato fiscale e di una sua possibile estensione a fasce sempre più ampie di contribuenti, ha parlato anche Mauro D’Ambrogio, Presidente della Commissione Fiscalità locale e Federalismo fiscale dell’Ordine dei Dottori commercialisti, nella trasmissione che conduce su Radio Radio.

“Significherebbe – ha detto D’Ambrogio – una maggiore libertà di operatività per gli imprenditori. Ma richiederebbe anche un cambio di mentalità sia da parte dei contribuenti, che dovrebbero mostrarsi più aperti alla collaborazione e alla trasparenza, sia da parte dell’amministrazione fiscale, che dovrebbe garantire equità, flessibilità e supporto nel processo di concordato”.