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Dopo il nubifragio nella Capitale e i tombini chiusi, si contano i danni

Alla Conad l’acqua è arrivata fino alle casse e i titolari sono stati costretti a chiudere i battenti facendo uscire tutti

Dopo il nubifragio che ieri ha colpito in maniera molto violenta la città di Roma e principalmente il quadrante nord, si avvia la conta dei danni. Varie sono le testimonianze di chi è rimasto travolto da questa forte ondata di maltempo. In Via Monte Cervialto per esempio i commercianti più colpiti sono stati il noto negozio di abbigliamento Deichman e la Conad. L’acqua è arrivata fino alle casse e i titolari sono stati costretti a chiudere i battenti facendo uscire tutti i clienti. Il problema principale che arreca più danni al  noto quartiere romano sono le caditoie, i tombini, completamente ostruiti.

Varie e vane sono state le richieste dei cittadini di disostruirle. In alcune vie per esempio via Eugenio Chiesa superiamo ogni limite. Qui le caditoie sono addirittura state cementificate diventando un unicum con l’asfalto.

Interessata dal nubifragio di ieri anche la “conosciuta” e “disastrata” via Filippo Antonio Gualterio. Un albero si è completamente e pericolosamente piegato sulla fermata Atac sottostante. Immediato l’intervento del Gruppo Nomentano della Polizia Roma Capitale assieme alla 6a dei Vigili del Fuoco per l’abbattimento.

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