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Divorzi e separazioni più facili, cosa cambia dal 1 marzo

Secondo gli addetti ai lavori siamo di fronte a una rivoluzione epocale del diritto civile

Divorzio, mano di uomo e donna con fede e penna in mano

Tra gli obiettivi della Riforma Cartabia in materia di famiglia c’è la velocizzazione dei tempi della giustizia civile, anche in materia di separazioni e divorzi. Secondo gli addetti ai lavori siamo di fronte a una rivoluzione epocale che renderà più snelle queste procedure. Il decreto legislativo 149/2022 entrerà in vigore, eccetto proroghe dell’ultim’ora, martedì 28 febbraio.

Dal 1 marzo 2023 si avrà infatti un unico rito per ogni procedimento. I procedimenti già pendenti al 28 febbraio, invece, continueranno a essere regolati dalle disposizioni attuali.

Divorzi e separazioni più semplici e snellimento giuridico

Saranno diverse le novità per chi inizierà un processo di separazione e di divorzio da quella data: con un unico atto si potrà richiedere separazione e divorzio giudiziale.

L’atto dovrà essere completo di ogni domanda, eccezione, prova e richiesta riconvenzionale da subito e per ottenere il divorzio la sentenza di separazione sullo status dovrà essere passata in giudicato.

Sarà, inoltre, necessario che la non convivenza tra gli aspiranti divorziati sia continuativa e priva di interruzioni.

L’udienza del giudice dovrà tenersi entro 90 giorni. I figli saranno sempre ascoltati.

Con il ricorso introduttivo la parte dovrà depositare un piano genitoriale con gli impegni quotidiani dei figli e le attività (il giudice potrà sanzionare il genitore che non ottemperi a quanto stabilito dal piano, una volta accolto) e allegare la situazione reale patrimoniale ed economica degli ultimi tre anni (in caso di omissioni sono stabilite sanzioni e il risarcimento del danno). Si tratta di una minore quantità di informazioni rispetto a quelle che oggi è prassi fornire, spiegano gli esperti.